Grave episodio a Perugia, con protagonista un bimbo di circa un anno di età, giunto in condizioni gravissime al pronto soccorso del capoluogo umbro. Il piccolo, stando a quanto riportato dall’agenzia di stampa nazionale ANSA, è stato ricoverato in ospedale in arresto cardiaco e in ipotermia, con lesioni sparse sul suo corpicino di natura ancora non troppo chiara e che necessiteranno senza dubbio di ulteriori approfondimenti. Il sospetto, al momento, è che il bambino possa essere stato purtroppo sottoposto a maltrattamenti, forse proprio tra le mura domestiche, e proprio per questa ragione si stanno conducendo delle indagini in merito a quanto riscontrato dai medici.
Gli inquirenti, che agiscono coordinati dalla Procura di Perugia, in questo preciso istante non escludono alcuna eventualità connessa a quanto possa avere vissuto il bimbo sulla propria pelle. Peraltro, scrive ancora l’ANSA, “il bambino è stato portato in ospedale, non è chiaro da chi, avvolto in una coperta inzuppata d’acqua. La madre avrebbe quindi riferito ai medici che il figlio avrebbe rischiato di soffocare dopo avere mangiato un biscotto e di avergli gettato dell’acqua fresca addosso”.
BIMBO DI UN ANNO RICOVERATO IN GRAVI CONDIZIONI A PERUGIA
Il racconto è proseguito sulle colonne del quotidiano “Il Messaggero”, su cui viene affermato che il bimbo, di origini straniere e residente a Perugia, è giunto attorno alle 9.30 di ieri al pronto soccorso dell’ospedale “Santa Maria della Misericordia” a bordo di un’ambulanza. Assieme al personale del 118 ci sarebbe stato anche un uomo, il quale avrebbe raccontato di essere il padre del piccolo, ma che poi sarebbe rapidamente sparito senza fornire alcuna spiegazione.
Intubato e ricoverato nel reparto di terapia intensiva neonatale, il bimbo di un anno sta lottando tra la vita e la morte e da Perugia nessuno si sbilancia: è ancora “troppo presto per avere dati certi sulle sue condizioni o per poter dire che il peggio è passato, la sua situazione è costantemente monitorata e la giornata di oggi sarà importante per svolgere accertamenti necessari e stabilire le sue condizioni di salute”.