Una quindicenne di Ostia è stata vittima di maltrattamenti e induzione al matrimonio da parte della sua famiglia, originaria del Bangladesh. I genitori, in base a quanto ricostruito dal Messaggero, volevano che tornasse in patria per le nozze combinate. Lei, però, sognava di vivere come le sue compagne di classe, all’occidentale. È così che un giorno, stanca di subire le vessazioni dei genitori e del fratello, ha rivelato tutto in un tema scolastico.
La traccia era “Avvenimenti importanti della mia vita fino ad oggi”, ma quel che la ragazzina ha scritto su quei fogli erano le ambizioni per il futuro. “Mi piace l’Italia, perché la donna è indipendente. Qui le donne si possono mettere vestiti normali, possono uscire, incontrare le amiche. Anche io voglio una vita normale e indipendente. Ma la mia famiglia non vuole che io parli con i miei amici, dice che devo mettere il velo, dice che non posso studiare, non posso fare niente”. È così che gli insegnanti hanno avvertito le forze dell’ordine, che adesso stanno indagando sulla vicenda.
Maltrattamenti e induzione a matrimonio: i genitori si difendono
I genitori della quindicenne di Ostia sono accusati adesso di maltrattamenti e induzione a matrimonio. Oltre alla coppia originaria del Bangadlesh, anche il fratello minore della vittima è finito nel mirino della giustizia, in quanto avrebbe picchiato la ragazzina ripetutamente, anche con una scopa fino a “farle uscire sangue dall’orecchio”. La famiglia, tuttavia, nega qualsiasi accusa e sostiene che la diretta interessata stia semplicemente attraversando una fase di ribellione e di rifiuto per la tradizione islamica.
L’avvocato che difende la coppia ritiene che ci siano delle prove relativamente al fatto che non è mai stato imposto nulla alla ragazzina. “Un dato da sottolineare è che in quei giorni la madre era andata in Balgladesh insieme alla sorella di Salma, mentre lei era stata lasciata a casa su consiglio degli insegnanti, che avevano detto che sarebbe potuta rimanere indietro con il programma scolastico. Quindi non c’era nessuna intenzione di ostacolare gli studi, tanto che prendeva anche ripetizioni”, ha detto. Intanto, però, la coppia è stata sottoposta a divieto di avvicinamento, mentre la quindicenne si trova in una comunità protetta.