La Fondazione Pergolesi Spontini è una piccola realtà nel mondo delle fondazioni liriche. Eppure, con il Rossini Opera Festival è una delle pochissime che pubblica ogni anno, oltre al bilancio civilistico, quello «sociale», ossia degli impatti sulla società in cui opera.
Vediamo i tratti salienti. La Fondazione Pergolesi Spontini ha chiuso il bilancio dell’esercizio finanziario 2021 con un giro d’affari cresciuto rispetto al 2020 e pari a circa € 2.200.000, seppure ancora in flessione rispetto ai valori storici. Nel 2020 il giro d’affari fu di € 1.850.000 contro circa € 3.400.000 del 2019.
I numeri riflettono l’andamento di un secondo, difficile, anno di pandemia e la gestione oculata delle risorse da parte dell’ente teatrale fondato dai Comuni di Jesi e di Maiolati Spontini. Con la sospensione delle attività teatrali aperte al pubblico, dal 24 ottobre 2020 e fino al maggio 2021, sono stati stravolti, sospesi e talvolta annullati interi progetti di produzione, cartelloni e stagioni. Nonostante questo, la Fondazione Pergolesi Spontini non ha mai smesso di lavorare e di progettare il futuro con passione e creatività, per continuare a tenere vivo il solido legame con il territorio e con il pubblico.
Anche in un anno tanto difficile, l’attività di produzione artistica non si è mai fermata, sperimentando anche prodotti innovativi come la mini serie in cinque puntate su Rai Play “3 voci di dentro”, girata al Teatro Pergolesi durante il periodo di chiusura e in onda dal giugno 2021.
Lo scorso anno sono stati 447 i lavoratori impiegati a vario titolo negli spettacoli e nelle produzioni (nel 2020 furono 285), di cui 366 artisti contrattualizzati; le giornate lavorative erogate sono state in totale 8.032.
Per le attività di produzione lirica diretta, tra Festival Pergolesi Spontini e Stagione Lirica di Tradizione del Teatro Pergolesi, sono stati realizzati 36 spettacoli. In totale sono stati 62 gli eventi aperti al pubblico (51 quelli direttamente organizzati dalla Fondazione), per un totale di 9044 spettatori, nelle sale teatrali con capienza ridotta nel rispetto delle regole anticontagio.
A causa dell’emergenza sanitaria solo 2.180 studenti di ogni ordine e grado, dalla scuola dell’infanzia alla scuola secondaria di II grado, sono stati coinvolti in progetti educativi, sociali o hanno partecipato con la propria classe o la propria famiglia alle diverse proposte di spettacolo rivolte ai ragazzi e ai giovani.
Intensa è stata ed è l’attività del Laboratorio di Scenografia e della Sartoria Teatrale della Fondazione, anche per commesse conto terzi. Partendo dalla necessità di potenziare, nel tempo, queste importanti attività, la Fondazione Pergolesi Spontini nel 2021 ha compiuto un passo molto importante: l’acquisto all’asta dell’Ex Cascamificio, una delle più rilevanti strutture archeologiche industriali jesine, oggi abbandonata, con una superficie totale di circa 18.000 m2, di cui quasi 10.000 coperti. Nel 2022 prenderà il via il progetto di recupero e di riqualificazione dell’immobile grazie al Programma nazionale della qualità dell’abitare (PinQua) del Ministero per le Infrastrutture e la Mobilità Sostenibili che finanzierà il progetto di riqualificazione urbana presentato dal Comune di Jesi. L’ex Cascamificio sarà destinato ad ospitare – appena possibile – i magazzini di scene e costumi di repertorio e le attività del laboratorio di scenografia e sartoria. Non solo, l’immobile, una volta completamente ristrutturato, potrà diventare uno spazio multifunzionale con sala di montaggio, sala di posa, sala prova, spazi performativi, espositivi e sala conferenze, oltre a unità abitative, spazi per servizi di prossimità, attività sociali per l’inclusione e la lotta al disagio giovanile.
Nel 2021, non sono mai venuti meno i progetti di welfare culturale (“Social Opera”) che coinvolgono scuole, associazioni, realtà socio sanitarie del territorio, grazie ai quali la Fondazione promuove inclusione, benessere e conoscenza del teatro: “OperaH”, percorso di Teatro Sociale e Danza Movimento terapia dedicato agli utenti dei servizi socio-sanitari della città, che nel 2021 ha vinto il Premio nazionale Inclusione 3.0, e “Banco di scena”, innovativo percorso di alternanza scuola lavoro che forma gli studenti delle scuole superiori ai mestieri dello spettacolo dal vivo. Si sono poi sperimentate, per la prima volta, modalità nuove di inclusione del pubblico con disabilità, quali il percorso sensoriale e le guide per non vedenti e non udenti che hanno accompagnato la messa in scena dell’opera lirica “Maria De Buenos Aires” al Teatro Pergolesi di Jesi.
Notevole il lavoro di ricerca musicologica su Pergolesi e Spontini: prosegue l’Edizione Nazionale delle opere di G.B. Pergolesi realizzata dalla Fondazione e dall’editore G. Ricordi & C (nel 2020 e nel 2021 il Ministero ha comunicato il suo rifinanziamento), è stato inoltre pubblicato il volume n. 11 degli “Studi Pergolesiani” (ed. Peter Lang), e dal 2020 un nuovo comitato operativo è al lavoro sulle celebrazioni spontiniane del 2024 in collaborazione con il Comune di Maiolati. È proseguito, ed è stato recentemente rinnovato per altri 5 anni, l’accordo con il “Centro studi per la musica fiamminga” operante nel Conservatorio Reale di Anversa, per lo studio, la revisione critica e la valorizzazione dei quattro manoscritti autografi di Gaspare Spontini, relativi a partiture ritenute scomparse e ritrovate nel giugno 2016 nella Biblioteca del Castello d’Ursel in Hingene (Belgio). Tra le nuove revisioni critiche di opere spontiniane edite dalla Fondazione e commissionate al musicologo Federico Agostinelli, nel 2021 si è lavorato su Il quadro parlante.
Il Bilancio Sociale integrale 2021 verrà pubblicato nel sito della Fondazione nelle prossime settimane.