COSA HA DETTO DRAGHI NEI 10 MINUTI DI CDM
Sono bastati 10 minuti di numero per il Premier Mario Draghi nell’informare in Consiglio dei Ministri l’urgenza di accelerare sulle riforme legate al Pnrr: diverse fonti di Governo lasciano intendere il tono “perentorio” usato dal Presidente del Consiglio nello sferzare i Ministri circa le urgenti riforme da approvare. «Ha convocato il cdm per mettere i partiti e tutto il governo di fronte alla responsabilità di procedere con rapidità all’approvazione delle riforme che rappresentano il passaggio fondamentale per attuare il Pnrr», fanno sapere alcuni Ministri all’Agenzia ANSA.
In particolare, l’attenzione di Draghi è stata posta al Ddl Concorrenza e alla necessità di sbloccare le concessioni per i balneari già dal 2023: le stesse fonti, non escludono che l’esame della riforma possa alla fine essere presentato in parlamento con il voto di fiducia (escluso in un primo momento nei precedenti CdM dove si era già discusso-litigato sulla riforma della concorrenza). Insomma, il premier Draghi ha chiesto di velocizzare l’iter di approvazione del ddl concorrenza e se fosse necessario anche con l’uso del voto di fiducia. All’ANSA il Ministro per i Rapporti con il Parlamento Federico D’Incà ha provato a delineare i punti principali del CdM: «Il premier nella comunicazione ha dato l’indicazione di poter chiudere la legge delega sulla concorrenza entro maggio, anche con la fiducia se necessario»; non solo, conclude il Ministro in quota M5s, «C’è un grande lavoro fatto fino ad ora da parte dei senatori e di tutte le forze politiche. Credo che in questo momento ci sia bisogno di un ultimo passaggio. Vedremo se dovremo mettere la fiducia o arriveremo con un chiarimento dell’ultimo miglio: sono fiducioso». Per il Ministro del Lavoro (Pd) Andrea Orlando, il commento al CdM è ancora più breve: «Abbiamo ribadito la nostra disponibilità a sostenere le soluzioni che l’esecutivo riterrà più opportune. Abbiamo dato l’adesione a porre la fiducia sul ddl Concorrenza».
DRAGHI CONVOCA CDM D’URGENZA: COSA SUCCEDE A PALAZZO CHIGI
Poco dopo le ore 17 piomba dalle agenzie sugli smartphone di giornalisti e parlamentari un lancio che fa subito pensare ad una “triade di parole” da allarme rosso, ovvero “crisi di Governo”. Il Premier Mario Draghi ha infatti convocato per le ore 18 un Consiglio dei Ministri d’urgenza, con all’ordine del giorno solo “comunicazioni del Presidente del Consiglio”. Parte subito la caccia alle possibili motivazioni per un CdM così improvvisato eppure così importante, specie perché arriva a poche ore dal precedente e nel pieno della crisi internazionale per la guerra in Ucraina.
Oggi in Parlamento il Premier Draghi ha esposto la sua informativa sulla guerra, trovando tra le file dei partiti non poche distanze in merito soprattutto al tema dell’invio armi e sulle sanzioni alla Russia: in particolare, il M5s prosegue nella linea di completo “disarmo”, contestando l’aiuto militare fornito dall’Italia e dall’Europa. La Lega invece ha proposto con Salvini tre ipotesi di negoziati con cui Draghi possa discuterne con Ue e Russia per giungere il più presto ad un cessate il fuoco. L’impressione però è che all’interno del CdM, il Premier possa provare a compattare nuovamente la maggioranza indicando i punti “nodali” da risolvere nel giro di poche settimane.
“DDL CONCORRENZA, M5S E LEGA”: I TEMI NEL CONSIGLIO DEI MINSITRI
Secondo fonti di Governo citate dal “Corriere della Sera”, il Consiglio dei Ministri convocato d’urgenza per le ore 18 vedrebbe sul tavolo «i ritardi sul decreto sulla concorrenza, le liti nella maggioranza e in particolare l’atteggiamento di Salvini».
Secondo altre fonti, sarebbe soprattutto il ruolo del Movimento 5 Stelle ad essere messo in questione, specie dopo che il leader e Presidente Giuseppe Conte spiegava ai giornalisti fuori dal Parlamento «c’è qualcuno che ci vuole fuori dalla maggioranza», per via delle frizioni sui Decreti Ucraina e sul caos in Commissione Esteri (con la mancata elezione di Licheri, a vantaggio della forzista Stefania Craxi). Le varie fonti concordano solo su un fatto: Draghi sarebbe pronto a strigliare i Ministri in CdM invocando la necessità di correre sulle riforme legate al Next Generation Eu, specie con la crisi economica sopraggiunta per via della guerra. In particolare, spiegano le fonti di Adnkronos, la riforma della concorrenza – impaludata da mesi in commissione Industria al Senato – è uno dei pilastri del Pnrr, dunque potrebbe mettere a rischio i fondi per l’Italia.