RIFORMA PENSIONI, LE PAROLE DI MARINO
In un articolo pubblicato su ilfriuli.it, Mauro Marino scrive che “dopo tre mesi, qualcosa si muove in ambito previdenziale. Sono state settimane di assoluto silenzio, nelle quali la riforma è stata completamente messa da parte, sovrastata dalla guerra nel cuore dell’Europa che sta facendo gravissimi danni non soltanto dal punto di vista delle perdite di vite umane ma anche dal punto di vista economico”. “Chiariamoci – aggiunge poi l’esperto previdenziale – non è che improvvisamente sono riprese le trattative tra Governo e parti sociali e che in poche settimane i cittadini italiani avranno una nuova legge equa, strutturale e duratura, ma, almeno, il silenzio assordante sulle pensioni è stato interrotto”.
QUOTA 41 DA APPROVARE
Il riferimento è al fatto che “da un paio di giorni sta riaffiorando come un ‘fenomeno carsico’ la proposta Tridico di pensione in due tempi”, che secondo Marino “rappresenta una ‘testa di ponte’ della vera, reale proposta dell’Esecutivo di consentire una flessibilità in uscita a partire dai 64 anni di età, a patto, però, come per Opzione Donna, di accettare il calcolo totalmente contributivo per tutta la durata della vita”. L’autore ricorda anche che ci sono altri temi, oltre a quello della flessibilità, da affrontare con una riforma delle pensioni e “che riguardano i giovani e le donne che hanno carriere molto discontinue creando, ad esempio, una pensione di garanzia. Vanno, poi, affrontati il problema di chi ha già lavorato per 41 anni e deve poter accedere al pensionamento a qualsiasi età e senza penalizzazioni”. E se servissero risorse bisognerebbe anche “intervenire sulle pensioni d’oro non coperte da corrispondenti versamenti previdenziali”.
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