In vista delle nuove elezioni regionali, come cambia il quadro del voto che andrà a definire i nuovi governatori? A scattare la fotografia è Euromedia Research di Alessandra Ghisleri con una serie di sondaggi realizzati per l’AdnKronos. Il primo riguarda le elezioni in programma nel Lazio nel 2023. Sulla base di mille interviste telefoniche effettuate tra il 2 e il 3 maggio, si è approfondito il tema del duello tra centrodestra e centrosinistra. Ebbene, emerge Fratelli d’Italia in pole position come primo partito nella consultazione che potrebbe portare alle urne il 63-67% tra gli aventi diritto.
Inoltre, nella rilevazione tra i possibili candidati spunta l’attuale assessore alla Sanità Alessio D’Amato come potenziale candidato in grado di imporsi nel duello con un rivale dello schieramento di centrodestra, dove Maurizio Gasparri è il candidato più conosciuto in assoluto. In assenza di candidati già designati, il sondaggio ipotizza una sfida tra personalità i cui nomi sono circolati per una possibile discesa in campo.
SONDAGGIO EUROMEDIA, ELEZIONI REGIONALI LAZIO: M5S INDIETRO
Sia nell’ipotesi di una sfida contro il senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri sia in quella contro il deputato di Fratelli d’Italia Francesco Lollobrigida, il centrosinistra avrebbe la meglio con Alessio D’Amato, anche rispetto all’attuale vicepresidente regionale Daniele Leodori e l’ex presidente della Provincia di Roma Enrico Gasbarra. Nella prima ipotesi di voto, D’Amato otterrebbe il 52,5% contro il 47,5% di Gasparri. Invece Leodori si fermerebbe al 45,2% contro il 54,8% di Gasparri. Gasbarra arriverebbe al 46,5% contro Gasparri al 53,5%. Ma c’è una quota di indecisi alta che rende di fatto instabile il dato. Infatti, nella sfida D’Amato-Gasparri, gli indecisi-astenuti sarebbero il 46,9%, in quella Leodori-Gasparri il 46,2%, nell’ipotesi Gasbarra-Gasparri sarebbero il 44,3%.
Ma dal sondaggio di Euromedia Research per l’AdnKronos spicca Fratelli d’Italia primo partito nel Lazio con il 27,4%, seguito da Pd-Pse al 23,8%, con il Movimento 5 Stelle a oltre dieci punti di distanza, quindi M5s al 12%. A seguire Lega di Salvini all’8,8%, Forza Italia all’8,2%, Azione+Europa al 6%, Sinistra italiana al 2,9%, Italia Viva all’1,2%, Federazione dei Verdi-Europa Verde all’1,1%, Mdp-Articolo 1 all’1%, altri di centrodestra al 2,4% e altri di centrosinistra allo 0,5%, altri al 4,7%. Ma è llta la soglia di indecisi-astensione, pari al 42,4%.