Il Superbonus 110% si rinnova: a partire da queste settimane, come riportato dal Corriere della Sera, ci sono due importanti novità per quanto riguarda coloro che usufruiscono del bonus edilizio. La prima riguarda la possibilità di cedere soltanto una rata annuale, mentre la seconda riguarda la tracciabilità dei crediti relativi. In una circolare diramata dall’Abi si specifica infatti che i crediti derivanti dalle prime cessioni o dagli sconti in fattura saranno suddivisi in rate annuali di pari importo. A ciascuna di queste sarà attribuito un codice univoco ai fini della tracciatura delle operazioni. Esso verrà indicato nelle eventuali successive cessioni, che potranno per questo motivo avere ad oggetto anche solo una o alcune delle rate annuali di cui è composto il credito.
Non è tutto. È stata introdotta infatti un’altra novità, prevista nel decreto legge «Aiuti», che effettua una revisione della normativa sulla cessione dei crediti di imposta. Viene, nel dettaglio, introdotta la possibilità, per la banca e i soggetti appartenenti ad un gruppo bancario, di cedere in ogni momento i crediti già acquistati in favore dei «clienti professionali privati».
Novità sul Superbonus 110%, ma anche Voucher connettività
Il Superbonus 110% non è l’unica misura per cui sono state introdotte delle novità. Anche per il Voucher connettività, attivato il 1° marzo scorso per favorire il processo di digitalizzazione del Paese, è cambiato qualcosa. In un primo momento il contributo era destinato soltanto alle aziende di dimensione micro, piccole e medie, mentre adesso è stato esteso dal Governo anche ai titolari di partita Iva. La somma resta compresa tra un minimo di 300 euro e un massimo di 2.500 euro per coloro che sottoscrivono abbonamenti a internet a velocità in download da 30 Mbit/s a 1 Gbit/s (e superiori).
“Il bonus è erogato solo nel caso in cui si tratti dell’abbonamento che fornisce una connessione migliore. Le imprese stanno richiedendo la fascia più alta (1 Giga) e quindi abbiamo spostato più risorse per quella tipologia di offerta”. A spiegarlo è stata, come riportato dal Corriere della Sera, la sottosegretaria al ministero dello Sviluppo economico Anna Ascani.