Finché è durata la pandemia, si è deciso di adottare strategie volte a preservare la salute pubblica e individuale. Adesso che lo stato di emergenza invece è terminato, cambiano le regole per la convalida delle dimissioni e delle risoluzioni consensuali.
Dimissioni: l’ispettorato del lavoro
Secondo normativa il colloquio con il funzionario dell’ispettorato del lavoro territorialmente competente ed il lavoratore può essere svolto sia da remoto che in presenza.
Per poter ottenere la risoluzione contrattuale bisogna inviare l’apposita richiesta attraverso il modello predisposto dell’INL e selezionare la voce “da remoto”.
Nel caso invece sia possibile recarsi in sede, sarà disponibile il sistema di prenotazione per gli incontri in presenza.
Dimissioni: l’invio del modulo
Il modulo poi sarà trasmesso all’ufficio territorialmente competente, individuato sulla base del comune di residenza del lavoratore. In alternativa si potrà utilizzare anche la posta elettronica purché si alleghi la documentazione completa relativa all’identità del lavoratore ed in particolare:
Carta d’identità, lettera di dimissioni, risoluzione consensuale del rapporto di lavoro, con data e firma del legale rappresentante dell’azienda.
Una volta ottenuta la richiesta di convalida, la procedura potrà essere svolta anche dal lavoratore entro 45 giorni. Al lavoratore si forniranno tutte le spiegazioni e le informazioni necessarie per i propri diritti e le tutele di legge. Nel caso si sia scelta la procedura da remoto, potrà essere adottata anche la verifica a distanza della libera scelta del lavoratore nel presentare le dimissioni.