La crisi in Ucraina, i negoziati per la pace e il ruolo dell’Italia nell’intervista rilasciata da Enrico Letta a Oggi è un altro giorno. “Io penso che l’Italia abbia fatto un’operazione importante”, ha esordito il segretario del Partito Democratico: “Pur sostenendo l’Ucraina, lo sforzo diplomatico c’è stato ed è un messaggio molto forte”.
Riflettori accesi sulle trattative per la pace, ma c’è di più per Enrico Letta: “L’Europa sta facendo molto per la pace. C’è uno sforzo continuo, il piano di pace italiano è un’altra dimostrazione. La vera priorità in questa fase è mettere in piedi un’operazione militare-umanitaria per trasferire il grano bloccato nel porto di Odessa ai Paesi del sud del mondo, che stanno collassando. Se non ci prendiamo questo rischio, milioni di persone moriranno di fame”. Un’operazione importante ma rischiosa, che vedrebbe militari europei impegnati a “sbloccare” i porti ucraini, probabilmente senza il permesso delle autorità russe.
ENRICO LETTA A OGGI È UN ALTRO GIORNO
I negoziati per la pace proseguono ma fino a questo momento non è arrivata l’attesa svolta: “Noi dobbiamo convincere Mosca a tornare alla notte tra il 23 e il 24 febbraio. Allora c’era ancora il dibattito su alcune parti dell’Ucraina, come la Crimea e parte del Donbass. Il punto chiave è tornare a quella notte, ai confini di quella notte e ripartire da lì con il negoziato”. Enrico Letta ha evidenziato che “saranno gli ucraini a decidere. Zelensky ha chiesto di incontrare Putin, io credo che sarebbe importante spingere in questa direzione”, mentre ha smentito una possibile crisi di governo nonostante le tensioni con Salvini: “Penso che il governo non cadrà per questi motivi, ma penso anche che sia fondamentale che si mettano i puntini sulle i. Abbiamo 200 miliardi di euro dell’Europa, sono arrivati per essere spesi bene. Dobbiamo fare investimenti importanti per giovani, donne, infrastrutture e sociale. La questione chiave è che bisogna fare le riforme per spendere i soldi”. Sul leghista ha evidenziato: “Salvini trova ogni occasione per fare il gioco dello scaricabarile. Tutto ciò che ha da dire contro Bruxelles, lo dice. Usiamo quei soldi e usiamoli bene, poi discuteremo del resto. Ci sono tanti problemi che stanno crescendo, come l’occupazione: la crisi cresce, con la crisi in Ucraina è tutto più complicato”.