Mauro Corona è stato ospite come sempre ieri di Cartabianca, talk show condotto da Bianca Berlinguer in onda tutti i martedì sera su Rai Tre. Lo scrittore montanaro si è soffermato sul “caso” Mattia Zaccagni, Chiara Nasti, rispettivamente calciatore della Lazio e influencer, che hanno deciso di affittare lo stadio Olimpico per mostrare il sesso del loro nascituro, festeggiando il cosiddetto “baby shower”. Un ‘evento’ che è stato commentato così da Maurio Corona: “È stata una cafonata, ma cafonata non è l’aggettivo giusto”.
E ancora: “Innanzitutto il nascituro dovrebbe essere tutelato. Passerà alla storia come bambino privilegiato per il quale i genitori hanno affittato lo stadio. Lo prenderanno anche in giro: ‘io non avevo neanche la merenda…’. Ci vorrebbe una tutela, essere genitori non comporta di fare quello che si vuole dei figli e del nascituro”. Il super show organizzato da Chiara Nasti e Mattia Zaccagni era stato ampiamente criticato anche sui social, critiche a cui la stessa influencer aveva replicato in maniera molto stizzita: “La verità è che voi non avete mai visto una cosa simile. Disprezzare perché non potete avere lo stesso vi rende così piccoli che neanche potete immaginare”.
MAURO CORONA: “MA COME SI DIVENTA INFLUENCER?”
Mauro Corona ha aggiunto: “Forse parlo per invidia io sono nato per strada su un carretto di legno. Mi sembra un insulto a questo bambino, esporlo ad una gloria e ad una fama che non sa nemmeno di avere. Bisogna tutelare i bambini, perché se i genitori sono bislacchi, e uso un aggettivo tenero, non ne devono rispondere i figli”.
E ancora: “I bambini sono neve fresca. Su quella neve i genitori lasciano impronte su cui i loro figli metteranno i piedini. Se le tracce non sono buone, questi bambini andranno nel baratro”, per poi scherzare con Bianca Berlinguer: “Come si fa l’influencer? Voglio farlo anch’io! Io, Bianchina, l’ho influenzata?”. Mauro Corona ha poi aggiunto e concluso, mostrando una foto recentemente pubblicata sui social: “Ho condiviso questa foto con le mie figlie perché purtroppo nella nostra famiglia è capitata una bufera e per loro la vetta era stata solo un sogno. Ora che la bufera è passata, conto di tornare presto con le mie figlie sulle vette delle montagne”.