Ora è la Danimarca a finire nel mirino di Alessandro Orsini. Il docente della Luiss, nel corso del suo intervento a Cartabianca, si è detto «molto preoccupato per il fatto che rifornirà l’Ucraina di missili molto potenti anti nave», ma anche «molto impressionato dall’ingenuità con cui noi europei ci poniamo di fronte all’uso di queste armi». L’uso di questi missili per liberare il Mar Nero è incomprensibile per Orsini: «Mi sembra siamo in pieno delirio collettivo, dei dilettanti allo sbaraglio. I miei ragionamenti sono molto strategici. Sono impressionato, siamo davvero impazziti? Il rischio è una risposta russa inimmaginabile». Molto critico anche sul piano italiano di pace in Ucraina: «Il governo Draghi ha esposto il nostro paese ad una grande umiliazione. È una mortificazione, non riesco a spiegarmelo».
Bisognerebbe andare alla radice dei problemi: «Draghi è andato alla Casa Bianca e ha ricevuto complimenti per aver saldato Nato e UE. È un fatto tragico, una manovra molto complessa che la maggior parte degli italiani non comprende per la sua complessità». Invece il presidente del Consiglio dovrebbe, secondo Orsini, porre il veto all’ingresso di Finlandia e Svezia nella Nato in virtù di un ragionamento strategico: non recidere le relazioni commerciali con la Russia e scongiurare la terza guerra mondiale.
DALLA NATO ALLA DOMANDA SENZA RISPOSTA…
Non potevano mancare attacchi alla Nato da parte di Alessandro Orsini. «Dire che è un’organizzazione difensiva è un falso storico, è eminentemente offensiva dal 1999 quando ha bombardato la Serbia senza l’autorizzazione del Consiglio di sicurezza dell’Onu. Stiamo legando l’UE ad un’organizzazione offensiva, una sciagura», afferma a Cartabianca. Il rischio di una terza guerra mondiale è concreto per il docente della Luiss, il quale riconoscenza la sussistenza di tre elementi che si ritrovano anche prima dello scoppio delle due guerre mondiali: «Militarizzazione dell’Europa, creazione di alleanze strutturali e paura. Dobbiamo demilitarizzare l’Europa, ridurre la paura e porre fine alle alleanze».
Lui che ha un’idea chiara su tutto, invece, non riesce a commentare la notizia del giovane soldato russo condannato all’ergastolo per crimini di guerra in Ucraina: «Ho bisogno di tempo per riflettere, non riesco a schierarmi e a prendere una posizione». Prima comunque era stato protagonista di un botta e risposta con Gianni Cuperlo del Pd, il quale lo aveva paragonato a Fonzie, il personaggio di Happy Days: «Non è in grado di dire scusa, non ce la fa proprio a dire di aver sbagliato».