Nina Kruscev, nipote di Nikita, storico leader sovietico, ha rilasciato un’intervista pubblicata su “Il Resto del Carlino” e imperniata sul conflitto in corso di svolgimento in Ucraina, complice l’invasione avviata dalla Russia lo scorso 24 febbraio. La donna ha esordito dicendo che “mio nonno e Kennedy non sarebbero mai arrivati a un’escalation così. E l’Ucraina sarebbe stata salvata”.
Tuttavia, secondo l’analisi effettuata da Nina Kruscev, ora la Russia potrebbe anche accontentarsi, in quanto “gli obiettivi in Donbass possono essere già spacciati da Putin per una vittoria. Mariupol è sotto il controllo russo, Kherson e le repubbliche autoproclamatesi di Donetsk e Luhansk sono prossime all’esserlo. Il Cremlino ha impiegato più tempo del previsto, ma ci sta arrivando. La domanda è se adesso andrà ancora avanti”.
NINA KRUSCEV: “PUTIN VA CONDANNATO SENZA ATTENUANTI. MALATTIA? RUMORS…”
Circa la presunta malattia di Putin, Nina Kruscev ha commentato in questi termini l’indiscrezione: “Rumors simili in Russia circolano da anni. Putin è un autocrate, anzi, un dittatore ora, e tutti i dittatori soffrono di un malessere simile: sono paranoici, sospettosi, pervasi dall’idea che solo loro sappiano quale sia il bene della nazione”.
La donna ha poi condiviso una riflessione ulteriore, legata al reale obiettivo che il leader politico della Russia intende conseguire attraverso questa operazione militare in landa ucraina: “Gli interessi di Putin affondano nella storia profonda, quando la Russia era davvero una grande potenza imperiale. Il suo riferimento ideale all’Urss sta nel fatto che durante la Guerra Fredda la Russia era tenuta in grande considerazione e lui vorrebbe lo stesso tipo di rispetto oggi”. Vladimir Putin, in ultima battuta, è “da condannare senza attenuanti: l’ordine di invadere l’Ucraina l’ha dato. Ma una Nato in decadimento ha avuto interessi nell’attuale situazione: la guerra le ha ridato una nuova vita”.