Dal 2024 tutte le bottiglie di plastica dovranno essere vendute con i tappi relativi attaccati. Si tratta di una direttiva imposta dall’Unione Europea che strizza l’occhio alla sostenibilità ambientale e che ha come obiettivo quello di diminuire ulteriormente i rifiuti di plastiac, materiale che, come ben si sa, ci mette una vita a disperdersi nell’ambiente con tutto ciò che ne consegue. In poche parole fra due anni a questa parte, le bottiglie di plastica che siano di acqua o bibite varie, dovranno avere il tappo svitabile ma che rimane attaccato al collo della stessa bottiglia, di modo da non finire per terra o da essere gettato un po’ ovunque, prassi spesso praticata dai maleducati.
La direttiva dell’Unione Europea dedicata risale a tre anni fa, al 2019, ed ha posto appunto come limite per questa novità il 2024, di conseguenza nel giro di due anni tutti i produttori dovranno adattarsi. Per evitare di arrivare lunghi con i tempi, sono già molte le aziende che hanno deciso di adottare questa pratica, a cominciare dalla Coca Cola, dove a breve nel Regno Unito tutte le bottiglie di plastica avranno appunto il tappo che rimarrà attaccato per un lembo, il cosiddetto tethered cap.
BOTTIGLIE DI PLASTICA CON TAPPI CHE NON SI STACCANO: PARLA CAMILLI DI COCA COLA
In Italia la “nuova” la si trova invece già nei supermercati, ed in particolare in alcune bottigliette d’acqua, come ad esempio quelle a marchio San Benedetto, che ha apportato la modifica dal 2020, poche mesi dopo l’entrata in vigore la direttiva. Tetra Pack ha fatto sapere di essere al lavoro su questa modifica, mentre in Italia va segnalata l’azienda FuzeTea, che produce l’omonimo te (prodotto da Coca Cola), che si è appunto già adeguata alla “rivoluzione”.
Stando a quanto spiegato da Cristina Camilli, responsabile della comunicazione e delle relazioni istituzionali per Coca-Cola Italia, ci vorrà almeno un anno e mezzo affinchè i nuovi tappi vengano utilizzati dai vari produttori di bevande. “Per fare innovazione ci vuole tanto lavoro – ha aggiunto – soprattutto per evitare che i cambiamenti siano di disturbo ai consumatori: vogliamo un’apertura sicura e che eviti sprechi, ma anche che offra un’esperienza di consumo sempre ottimale”.