È morto Ray Liotta, attore indimenticabile del film “Quei bravi ragazzi” di Martin Scorsese. A dare la drammatica notizia è stato Deadline, secondo cui l’attore è morto nel sonno nella Repubblica Dominicana, dove stava girando il film “Dangerous Waters”. Liotta, 67 anni, stava per sposarsi con la fidanzata Jacy Nittolo, che era lì con lui. Qualche altro particolare su come è morto Ray Liotta lo ha fornito il sito TMZ, spiegando che una fonte vicina all’attore ha dato la notizia che sarebbe morto nel sonno. Non ci sarebbe alcun sospetto sulle cause della morte, non si sospetta alcun delitto.
LA CARRIERA DI RAY LIOTTA
Nato a Newark il 18 dicembre 1954, è stato adottato a sei mesi dalla famiglia Vidimarli-Liotta. Cresciuto in una famiglia numerosa, ha frequentato l’Università di Miami, pagandosi i corsi lavorando in un cimitero. Si è avvicinato al cinema grazie all’amico attore Steven Bauer, che all’epoca era sposato con Melanie Griffith. Portato sul set di “Qualcosa di travolgente”, da debuttante ha conquistato una nomination ai Golden Globe come miglior attore non protagonista. La sua carriera ha avuto il suo momento più alto sicuramente grazie al classico di Scorsese. Il suo ultimo film è stato “I molti santi del New Jersey” di Alan Taylor, sequel cinematografico della saga seriale dei Sopranos. Ray Liotta ha poi rifiutato interpretazioni simili preferendo anche ruoli minori in commedie e thriller. Dopo “Quei bravi ragazzi” per non diventare un caratterista ha scelto ancora una volta ruoli diversi. La sua popolarità è legata soprattutto ai primi anni novanta, in cui è emerso anche come sex symbol. Ma ha continuato a lavorare con registi come Guy Ritchie, Ridley Scott e Ted Demme.
LA VITA PRIVATA DI RAY LIOTTA
Nel febbraio del 1997 ha sposato la produttrice Michelle Grace, da cui ha divorziato nel 2004. Nel dicembre del 1998 è nata la loro figlia Karsen, che sta seguendo le orme del padre nella recitazione. Dal 2007 al 2011 ha avuto una relazione con l’attrice Catherine Hickland. Stava per sposarsi con la fidanzata Jacy Nittolo.