La trascorsa ottava si caratterizza per i generalizzati rialzi sulle principali asset class finanziarie: mercati azionari, obbligazionari e materie prime concludono la loro rispettiva settimana in territorio positivo allontanando (per il momento) i costanti e comunque ancora presenti timori sia per l’elevata inflazione che il perdurare del conflitto tra Russia e Ucraina.
Grazie a questo scorcio di ritrovato ottimismo, la componente azionaria rappresentata dal benchmark MSCI World USD, non solo interrompe la serie negativa finora realizzata (sette settimane consecutive contraddistinte da un saldo negativo), ma, inoltre, vede allontanare i propri corsi dall’importante soglia (attualmente in area 2.475 punti) coincidente al transito della media mobile a 50 osservazioni weekly. Dal punto di vista grafico, il sottostante MSCI World USD vede un primo obiettivo rialzista in prossimità della resistenza statica posta a 2.841,5 punti: un eventuale superamento di quest’ultimo agevolerebbe un successivo allungo con conseguimento di area 2.912,04 punti quale soglia di completamento del setup rialzista in fase di potenziale costruzione. Difficoltà, invece, qualora le quotazioni dovessero ripiegare al di sotto del supporto a 2.744,82: la sua violazione comporterebbe un inevitabile downside ben oltre i 2.670,21 punti.
Nonostante l’importante variazione percentuale settimanale (+5,52%) registrata dall’asset class azionaria (rif. MSCI World USD), un elemento che deve riportare alla prudenza, giunge dal versante della volatilità. Il consueto indice Vix, pur avendo ritracciato dai massimi di inizio mese (36,64 punti), registra ancora valori elevati (area 25 punti) che, di fatto, implicano particolare attenzione in ottica di posizionamento rialzista sui mercati finanziari.
Ai fini di un costante monitoraggio, per le prossime sedute, viene individuata soglia 24,89 quale livello alert che se infranto al ribasso favorirebbe un ripiegamento fino a quota 23,85 punti. Viceversa, qualora si dovesse assistere all’ennesimo ritorno oltre area 28,54, il potenziale target nel brevissimo periodo viene collocato nei pressi della resistenza a 31,03 punti.
Nulla togliendo alla performance dell’equity, la “notizia della settimana” proviene dal finora penalizzato e compromesso comparto obbligazionario.
Osservando il JPM GBI Gl. USD è possibile riscontrare come si siano registrate tre sessioni settimanali consecutive contraddistinte da un saldo finale positivo; tale dinamica di prezzo, analizzando le recenti serie storiche, si può trovare molto raramente e nel corso degli ultimi mesi solo sul finire del 2021.
Con buone probabilità è plausibile ipotizzare come tra gli operatori si sia diffuso un sentiment positivo concernente le prossime mosse della Fed (rialzo dei tassi di mezzo punto percentuale nei prossimi due appuntamenti): verosimilmente, il clima di incertezza che fino a poco tempo fa caratterizzava l’approssimarsi di ogni intervento del governatore centrale Powell appare, per ora, avvicendato da una maggior consapevolezza nel breve termine. Operativamente: area 518,95 punti viene individuata quale principale target rialzista prima di un possibile ritracciamento con obiettivo a quota 516,22 punti. Scenario negativo, invece, qualora il livello dei prezzi dovesse intraprendere una discesa (già a inizio ottava) con quotazioni inferiori ai 515,87 punti: l’epilogo weekly potrebbe coincidere con il raggiungimento di soglia 513,463 punti.
Nuovi massimi per le materie prime (rif. CRB Index) che, avendo oltrepassato quota 320 punti, sembrano negare la loro prolungata lateralità iniziata a marzo. Nel corso delle ultime sedute, sul versante algoritmico, si è potuto assistere a una serie di falsi segnali (soprattutto sul fronte lagging indicators). A seguito di tale scenario contrastato è preferibile attendere nuovi elementi per meglio individuare la possibile direzionalità dell’intero comparto; al momento, se ci si sofferma al solo aspetto tecnico, è facilmente ipotizzare un probabile downside con obiettivo inferiore a quota 315,938 punti. Prescindendo da quest’ultimo, l’outlook complessivo, rimane neutrale e comunque out of the market.
Rimanendo sulle commodities, ma focalizzando l’attenzione ai due rispetti panieri (energy e metals), appaiono interessanti le attuali impostazioni grafiche riconducibili ai soli heating oil, silver e copper. Per il primo viene vista soglia 406,07 quale price entry in caso di violazione al rialzo: il target viene individuato in prossimità di area 418,75; operatività inversa (scenario short), invece, qualora si dovesse concretizzare la rottura del supporto a 374,25 con obiettivo a 361,63. Sul basket metalli preziosi l’argento viene preferito all’oro; l’eventuale superamento di quota 22,395 potrebbe favorire un incremento di volatilità agevolando un movimento direzionale (rialzista) in direzione di 23. Medesimo potenziale per il copper che, in chiave long (price entry a 436,65), vede una prosecuzione dell’attuale trend di brevissimo termine con principale target in area 444,20.
In ambito currencies appare ancora prematuro un posizionamento sui cross Eur/Usd e Gbp/Usd. Rispetto ai recenti rialzi che hanno accomunato entrambi i cross, le attuali quotazioni sembrano incorporare un possibile e comune ribasso di poco inferiore al punto percentuale: intraprendere questa via ribassista (seppur potenzialmente profittevole) implica l’assunzione di un maggior rischio specifico (soprattutto in ottica intraday) rispetto a un’operatività supportata da ulteriori elementi che, al momento, non trovano riscontro nelle quotazioni.
Il rapporto Usd/Jpy capitola in ribasso settimanale come già accaduto nelle due precedenti ottave: l’impostazione di fondo rimane negativa, ma, allo stesso tempo, appare alquanto fisiologico un momentaneo ritorno degli scambi al di sopra di area 127,85 prima di rivedere le quotazioni continuare in direzione del target a quota 125,10. Tenuto conto di questa possibile dinamica, rimaniamo in attesa di poter assistere alla prima fase di rialzo per successivamente impostare una adeguata strategia operativa.
L’ottava che inizia oggi vedrà importanti appuntamenti con il trascorrere delle giornate. Nulla togliendo ai singoli eventi di natura macroeconomica, la nostra attenzione, invece, rimarrà sui singoli livelli di prezzo che ciascuna asset class dovrà confermare: qualora gli obiettivi rialzisti fossero confermati, fin da ora, non può essere escluso “un giugno” all’insegna della positività per i mercati azionari internazionali.
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