Azienda Oliviero (Oliviero industria dolciaria) a Boss in Incognito 2022
L’Azienda Oliviero è “protagonista” della prima puntata di Boss in Incognito grazie a Martina Oliviero, giovane manager dell’azienda Oliviero, che produce torrone e cioccolata per la grande distribuzione. L’azienda conta centoventi dipendenti, diecimila metri quadri di stabilimenti e, ogni anno, trasforma ottomila quintali di cioccolata e produce oltre cinquemila quintali di torrone. Durante la puntata della nuova edizione del reality game condotto da Max Giusti, Martina Oliviero incontrerà i propri operai: Mina, che la affiancherà nella produzione del torrone, Angela che la guiderà nel confezionamento manuale del torrone friabile, Gerardo con cui preparerà le barrette di croccante e Mary con la quale selezionerà e impacchetterà i torroncini.
Martina Oliviero non sarà sola visto che, nella sua missione in incognito, ad aiutarla ci sarà anche Max Giusti, che si dovrà cimentare nella produzione delle arachidi pralinate affiancando l’operaia Barbara.
Azienda Oliviero, l’azienda di Monteforte Irpino che produce torrone e cioccolata per la grande distribuzione
L’azienda Oliviero (Oliviero industria dolciaria) è la protagonista della prima puntata sarà Martina Oliviero, giovane manager dell’azienda Oliviero, che produce torrone e cioccolata per la grande distribuzione. La sede dell’azienda si trova a Monteforte Irpino, in provincia di Avellino e conta centoventi dipendenti. Si tratta di una azienda importante con diecimila metri quadri di stabilimenti e, basti pensare che ogni anno, trasforma ottomila quintali di cioccolata e produce oltre cinquemila quintali di torrone.
Durante la puntata la “boss in incognito” Martina Oliviero incontrerà i propri operai: Mina, che la affiancherà nella produzione del torrone, Angela che la guiderà nel confezionamento manuale del torrone friabile, Gerardo con cui preparerà le barrette di croccante e Mary con la quale selezionerà e impacchetterà i torroncini. Si tratta di un esperimento importantissimo visto che permetterà a due mondi solitamente separati e distanti, quello dei boss e quello dei loro lavoratori, di incontrarsi: da un lato, i datori di lavoro avranno l’opportunità di conoscere meglio chi lavora per loro e di capire, più dall’interno, punti di forza e criticità della propria azienda; dall’altro, i lavoratori, senza saperlo, avranno l’opportunità di farsi conoscere dai propri titolari, spesso considerati inarrivabili, ma anche di conoscerli meglio umanamente, e non solo professionalmente.