Stop alle forniture di gas russo in Olanda. L’annuncio è arrivato da Gazprom che ha fatto sapere di aver sospeso le forniture del gas verso Amsterdam e dintorni. La decisione è stata presa dopo che l’azienda olandese GasTerra si è rifiutata di pagare in rubli il gas. In una nota, l’azienda ha sottolineato: “Gazprom ha interrotto del tutto le sue forniture a GasTerra in seguito al mancato pagamento in rubli”. L’annuncio è arrivato attraverso Telegram.
Sull’app di messaggistica, Gazprom parla di “stop completo” degli approvvigionamenti di gas russo alla compagnia olandese GasTerra. Alla base il rifiuto di quest’ultima di pagare in rubli. GasTerra, come spiega Huffington Post, è controllata al 50% da enti governativi olandesi e al 25% da Shell ed Exxon. L’azienda ha però voluto rassicurare i cittadini olandesi. Ha infatti dichiarato di aver stretto altri accordi per la fornitura dei 2 miliardi di metri cubi che avrebbe dovuto ricevere da Gazprom fino a ottobre. Il ministro dell’Energia olandese, Rob Jetten, ha dichiarato su Twitter che la decisione “non avrà conseguenze sulla consegna fisica del gas alle famiglie olandesi”.
Gazprom sospende le forniture di gas in Olanda. Il comunicato di GasTerra
Dopo la decisione di Gazprom di sospendere le forniture di gas in Olanda, l’azienda GasTerra ha diramato un comunicato nel quale si legge: “Il commerciante di gas GasTerra ha deciso di non rispettare i requisiti di pagamento unilaterale di Gazprom. Questi requisiti di pagamento sono il risultato di un decreto redatto dal presidente russo Putin sul pagamento per la fornitura di gas russo. In risposta a questa decisione di GasTerra, Gazprom ha annunciato che interromperà la fornitura a partire dal 31 maggio 2022. Nel decreto annunciato il 31 marzo, il presidente russo Putin afferma che d’ora in poi il gas russo dovrà essere pagato in rubli. Per fare ciò, l’acquirente del gas deve aprire un conto in euro e in rubli presso la Gazprombank di Mosca. GasTerra non rispetta questi requisiti di pagamento. Questo perché rappresentano un rischio di violazione delle sanzioni predisposte dall’UE, ma anche perché sono troppi i rischi finanziari e operativi associati alla modalità di pagamento richiesta. In particolare, l’apertura di conti a Mosca secondo il diritto russo e il loro controllo da parte del regime russo rappresentano un rischio troppo grande per la società di Groningen.
La cessazione della fornitura da parte di Gazprom significa che circa 2 miliardi di m3 di gas contrattuale non saranno consegnati fino al 1 ottobre 2022, data di scadenza del contratto. GasTerra lo ha anticipato acquistando gas altrove. Il mercato europeo del gas è altamente integrato e ampio. Non è possibile prevedere in anticipo quale effetto avrà sulla situazione domanda/offerta la perdita di 2 miliardi di m3 di gas russo e se il mercato europeo potrà assorbire questa perdita di fornitura con conseguenze limitate. GasTerra ha più volte sollecitato Gazprom a rispettare la struttura di pagamento e gli obblighi di consegna contrattualmente pattuiti, purtroppo senza alcun risultato”.