TAIWAN, IN COSA CONSISTE IL (PRESUNTO) PIANO D’INVASIONE DELLA CINA
La Cina avrebbe già pronto il piano di invasione di Taiwan e le tempistiche potrebbero essere molto più vicine di quanto si possa prevedere: lo “scoop” arriva da un audio divenuto virale qualche giorno fa e che mostrerebbe un livello di imminenza per l’invasione di Taipei che avrebbe scatenato la riottose dichiarazioni del Presidente Usa sull’intervento militare eventuale in difesa di Taiwan e contro Pechino.
La clip audio di 52 minuti – qui sotto integrale dal link di YouTube – riporta il contenuto di un presunto “incontro segreto” tra l’Esercito popolare di liberazione cinese e i vertici civili del Guangdong, la regione vicino alla penisola di Taipei e autentico cuore dell’industria manifatturiera della Cina: si parla esplicitamente di invasione di Taiwan, si citano dati, armi, navi e soldati e si traccia un possibile sviluppo dei primi mesi di guerra. Ovviamente non vi sono certezze che si tratti di un incontro effettivamente avvenuto, ma da Pechino al momento alcuna smentita è giunta e visti i rapporti praticamente a brandelli tra Usa e Cina sul fronte Taiwan nulla può essere realmente escluso al momento. Jennifer Zeng, un’attivista per i diritti umani nata in Cina, considera autentica la clip diffusa negli scorsi giorni anche se da più parti si teme che la diffusione del file “segreto” possa essere stata agevolata da Taiwan o da alcune componenti del Partito Comunista (a cause di battaglie interne in vista del 20esimo Congresso del Partito nel 2022). Tra gli altri, nell’incontro segreto vi sarebbero stati presenti il maggiore generale Zhou He (comandante della regione militare del Guangdong) e Wang Shouxin, membro del comitato permanente del Comitato provinciale del Guangdong. Nell’audio si sente parlare di un nuovo comando militare-civile per organizzare la transizione della provincia di Guangdong dallo stato ordinario a quello di guerra: tale regione dovrebbe appoggiare lo sforzo bellico «in 20 differenti categorie e fornendo 239 differenti risorse e materiali, per un totale di 140mila uomini, 935 navi di vario tipo e 1.653 sistemi non guidati o a pilotaggio remoto», si legge nella traduzione fatta da “Il Messaggero” sugli scoop contenuti nella traccia audio.
LO SCONTRO USA-CINA E IL FUTURO DELLA PENISOLA
Vengono poi menzionati anche altri dettagli circa il piano di invasione cinese a Taiwan, come la messa a punto di 20 porti e aeroporti, 6 cantieri navali, 14 centri di trasferimento di emergenza, ma anche ospedali, centri di trasfusione e mobilitazione per la difesa, stazioni di rifornimento.
Non solo, secondo quanto contenuto nell’audio cinese, l’invasione sarebbe accompagnata da ben 15.500 militari riservisti e specialisti nel solo Guangdong. Vi sarebbero poi «sette risorse di guerra di livello nazionale, 64 navi da carico da 10mila tonnellate, 38 aeroplani, 588 vagoni ferroviari e 19 infrastrutture civili». Non sono pochi a ritenere che quelle stesse parole, con l’aggiunta di qualche “soffiata” dall’intelligence, possa aver portato negli scorsi giorni alle dichiarazioni durissime del Presidente Usa Biden in visita al Premier del Giappone: «Intervento militare a Taiwan? Sì, è un impegno che abbiamo assunto. Ma l’idea che possa essere presa con la forza non è semplicemente appropriata. Destabilizzerebbe l’intera regione». Lo scontro con la Cina è ormai a livello totale e lo sconfinamento di 30 caccia cinesi, denunciato ieri dalle autorità di Taipei, non fa che tradurre in “allarme” i rapporti sempre più difficili tra Washington e Pechino. Secondo il database diffuso dall’AFP, l’anno scorso Taiwan ha registrato un record di 969 incursioni aeree militari cinesi, più del doppio rispetto alle 380 incursioni del 2020.