Dopo aver analizzato le intenzioni di voto e il gradimento dei leader grazie ai dati di Ipsos per il Corriere della Sera, è tempo di andare a scoprire i nuovi sondaggi politici per Di Martedì. Riflettori accesi sulla guerra in Ucraina e l’istituto di Pagnoncelli ha chiesto agli italiani quanto siano impauriti da quanto potrebbe accadere. Il 77% degli intervistati è preoccupato: il 32% molto, il 47% abbastanza. Il 15%, invece, non è preoccupato: l’11% lo è poco, il restante 4% per nulla.
I sondaggi politici di Ipsos per Di Martedì hanno poi indagato l’aspetto del conflitto in Ucraina che più preoccupa gli italiani: per il 56% le conseguenze economiche, dai rincari di beni/servizi ai rischi per i risparmi. Il 25% è preoccupato principalmente dalle conseguenze belliche, a partire dal possibile coinvolgimento diretto dell’Italia nel conflitto. Il 10% ha citato le conseguenze umanitarie, con l’arrivo in Italia di numerosi profughi. Il restante 9% ha preferito non rispondere al quesito.
SONDAGGI POLITICI: I DATI SULLA CRISI IN UCRAINA
I sondaggi politici di Ipsos per Di Martedì hanno poi analizzato il ruolo dei media in questa crisi tra Mosca e Kiev. Per più di quattro italiani su dieci, il 42 per cento per la precisione, l’informazione in Italia è troppo sbilanciata a favore dell’Ucraina e di Volodymyr Zelensky. Per il 27% l’informazione è neutrale ed oggettiva, mentre solo per l’8% è troppo sbilanciata a favore della Russia e di Vladimir Putin. Il restante 23% ha preferito non rispondere al quesito. Per quanto riguarda le forze in campo, il 52% degli intervistati sta dalla parte dell’Ucraina, mentre il 7% sta dalla parte della Russia. Il 41% non sta con nessuna delle due parti. Infine, i sondaggi politici sull’operato del governo Draghi riguardo a questo conflitto: il 45% degli intervistati ha un giudizio positivo, il 9% molto e il 36% abbastanza. Il 35% ha invece un giudizio negativo: il 18% abbastanza, il 17% molto. Due intervistati su dieci hanno preferito non rispondere.