L’obiettivo del governo è approvare entro agosto il disegno di legge delega per la riforma del fisco, verrà proposto al Parlamento a partire dal 14 giugno prossimo dove, la commissione finanze della camera, si esprimerà sulle modifiche concordate. Una volta approvato il testo passerà a l’aula di Montecitorio il 20 giugno.
Quando l’iter sarà terminato, il testo tornerà nelle mani del governo che, entro i 18 mesi successivi, potrà approvare i decreti attuativi.
Le modifiche attuate riguardano l’IRPEF che è stata alleggerita per favorire i redditi medio bassi, le imposte sulle imprese, Ires è IRAP che verrà gradualmente rimpiazzata.
Per la riforma del catasto si eviteranno i riferimenti al valore patrimoniale degli immobili e si rinvia era al decreto attuativo per descrivere meglio le aliquote sui redditi da capitale.
Riforma fiscale: intelligenza artificiale contro l’evasione e cashback per le spese sanitarie
Nell’ottica della semplificazione delle dichiarazioni fiscali e dei benefici da trarre immediatamente dallo stato, è stato stabilito tra le modificazioni della delega fiscale, che il cashback per le spese sanitarie dovrà avvenire automaticamente, senza aspettare la detrazione del 19% di fine anno.
Inoltre le detrazioni saranno erogate mediante piattaforme telematiche diffuse. Dunque il cashback di stato avverrà automaticamente su base prioritaria e mediante erogazione mensile. Le deduzioni E le detrazioni terranno conto della priorità, della tutela “del bene casa, dei loro effetti sull’ equità e sull’efficienza dell’imposta e destinando le risorse derivanti dalla loro eventuale eliminazione o rimodulazione ai contribuenti soggetti all’irpef con redditi medio-bassi”.
La delega inoltre prevede che, nell’ottica del contrasto all’evasione fiscale, all’articolo 1 viene introdotto l’utilizzo dell’intelligenza artificiale e di tecnologie digitali per “l’analisi dei dati che affluiscono al sistema informativo dell’anagrafe tributaria”.
Un fisco sempre più efficiente nello stanare eventuali evasioni.
Riforma fiscale: Irap, Irpef meno aliquote
Come era previsto si procederà ulteriormente per la riduzione delle aliquote IRPEF, dell’imposta sul reddito delle persone fisiche, mediante una riduzione delle aliquote medie effettive, a partire dai redditi medio bassi. L’obiettivo è abbassare la pressione fiscale gradualmente, incentivando l’offerta di lavoro.
Viene inoltre introdotta l’IVA semplificata ed una sua razionalizzazione, realizzata “in riferimento al numero è livelli delle aliquote e alla distribuzione delle basi imponibili tra le diverse aliquote”.
Anche l’Irap verrà considerata all’interno della delega che ha come obiettivo una sua graduale eliminazione.
A questo argomento è dedicato l’articolo 5, il superamento dell’irap verrà attribuito prioritariamente alle società di persone, studi associati e società tra professionisti. Questi imposta contribuisce a finanziare il sistema sanitario nazionale e non dovrà comportare a gravi di alcun tipo sui redditi di lavoro dipendente oppure da pensione.
Riforma fiscale: catasto
La riforma del catasto è quella che ha creato il maggior numero di contrasti all’interno della maggioranza. Alla riforma del catasto è dedicato l’intero articolo 6 che non prevede più, come invece era in origine, che vi fosse un indicazione del valore patrimoniale degli immobili, quindi il prezzo di vendita a valori di mercato. Per questa modifica si è imposto il centro-destra che gridava ad un tentativo di incremento delle imposte sulla casa, a cui il centro sinistra ha ribattuto che nell’articolo sei questa indicazione era accompagnata da un riferimento esplicito di non utilizzare questa voce ai fini dell’incremento delle tasse.
Riforma fiscale: redditi da capitale
Anche per questo si rimanda ai decreti attuativi poiché la legge delega prevede “una progressiva revisione del trattamento fiscale di redditi personali derivanti dall’impiego del capitale”. Le aliquote attuali vanno dal 10% della cedolare secca sugli affitti al 26% sul capital gain e al 12,5 sui titoli di stato e risparmio postale.
Per questo capitolo Il centro-destra ha preteso che la delega portasse a due sole aliquote di transizione, che avrebbero dovuto precedere l’attuazione di una sola aliquota. Il timore era che questa strategia avrebbe poi comportato l’aumento del prelievo su cedolare secca e i bot.