Nata nel 1959 a Bologna, SALP da oltre quarant’anni è una tra le più importanti imprese italiane nella realizzazione di metanodotti, oleodotti, ossigenodotti e acquedotti. Negli anni, la società ha dato vita a una straordinaria crescita portando una piccola impresa friulana ad affermarsi prima a livello nazionale e poi ad affacciarsi sui mercati esteri aprendo sedi distaccate in Francia, Bulgaria e nel Middle East.
In particolare, nei primi anni SALP è stata impegnata nelle attività di bonifica della Pianura Padana, successivamente il core business della Società si sposta quasi subito nel settore della metanizzazione (che proprio a cavallo degli anni Sessanta vede nel nord est il centro propulsore della ricerca e della valorizzazione di gas metano e petrolio).
In oltre 60 anni, SALP è arrivata a occupare oltre 500 dipendenti, firmare contratti per centinaia di milioni di euro, investire in operazioni di start-up in Paesi esteri strategici nel mercato, con gli uffici commerciali in Europa, Balcani, Nord Africa e Medio Oriente, diventando non solo punto di riferimento ed esempio d’eccellenza dell’economia regionale, ma anche una delle aziende leader nella realizzazione di opere nel settore oil & gas a livello italiano ed europeo.
Una storia di crescita di un’impresa operante in un settore strategico a livello Paese che ha rischiato di interrompersi qualche anno fa quando, complici la non ottimale performance di alcune commesse, errori nell’implementazione del piano di internazionalizzazione e alcune carenze nella pianificazione strategica e finanziaria, la Società si è venuta a trovare in una grave crisi di liquidità che l’ha portata sull’orlo del fallimento che avrebbe causato impatti fortemente negativi sul territorio di riferimento nonché sui progetti di installazione e mantenimento dei pipelines, venendo a mancare uno dei players italiani per manutenzioni e sviluppo.
Correva l’anno 2016, e la situazione sembrava compromessa, quando la Società, grazie all’apprezzamento e la credibilità mantenute presso clienti e fornitori, con il supporto di Bonamini & Partners in qualità di advisor finanziario e strategico e di Gianni, Origoni & Partners in qualità di advisor legale è riuscita a creare per i propri creditori, i quali hanno accolto favorevolmente, un progetto di concordato in continuità aziendale diretta abbinato a una proposta di trattamento dei crediti erariali e contributivi ex art. 182-ter l.f.
Fatto il primo cruciale passaggio, dal 2018 (anno di omologa del concordato) SALP, sotto la guida dell’A.D. Fabrizio D’Alessio e del presidente Ugo Frata, con il supporto di Bonamini e GOP, ha dato vita a un importante progetto di rinnovamento societario sanando le debolezze organizzative che avevano gravato la Società in passato, sostenendo un processo di rilancio industriale che ha visto SALP aggiudicarsi ed eseguire importanti opere infrastrutturali relative alla costruzione, ammodernamento e manutenzione della rete gas italiana.
Passati questi primi anni di grande difficoltà, si sono finalmente intraviste le luci della creazione di un grande progetto industriale, e si è quindi ravvista la necessità di trovare un partner finanziario che permettesse il pieno rilancio, grazie anche alla disponibilità dei soci di cedere una quota rilevante azionaria pur di lasciarsi alle spalle il passato complicato. Dopo vari contatti ed approfondimenti con vari operatori di mercato la scelta si è orientata su due partner istituzionali, ovvero Friulia e Invitalia. L’operazione di ingresso dei due investitori, progetto per il quale la Società si è nuovamente avvalsa del supporto di Bonamini & Partners e di Gianni, Origoni & Partners, permette alla Società di chiudere definitivamente, e con un lieve anticipo, la pagina concordataria apertasi nel 2018, e soprattutto di pianificare la realizzazione della nuova fase di rilancio.
L’ingresso dei nuovi soci, realizzato attraverso un’operazione mista equity/debito, mette SALP nelle condizioni migliori per riprendere al più presto l’ambizioso progetto di crescita che, oggi possiamo fortunatamente dire, ha subito solo un momentaneo rallentamento, dotando la Società di solide basi per affrontare al meglio le tante opportunità che si profilano all’orizzonte nel settore pipeline oil&gas, un campo oggi sempre più strategico non solo da un punto di vista economico e geopolitico ma anche in materia della sostenibilità ambientale, con l’irrinunciabile e sempre più imminente sfida della transizione energetica.
Un esempio virtuoso di salvataggio di una strategica realtà industriale italiana, in cui gli investitori istituzionali svolgono un ruolo fondamentale per il sistema paese.
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