Quando la dimensione virtuale diventa reale. Nel Metaverso, così come nella vita vera di tutti i giorni, bisogna fare i conti con la violenza. Anche infatti in quello che è un mondo parallelo nel quale si vive con il proprio avatar, ci sono violenze sessuali, omofoniche e razziali. Il tutto è stato denunciato in un rapporto pubblicato dalla stessa organizzazione Sum Of Us, attiva nel campo della responsabilità sociale d’impresa.
Nei giorni scorsi, una donna ha subito una violenza sessuale proprio nel Metaverso. La vittima dell’attacco virtuale è una ricercatrice che lavora proprio per l’organizzazione Sum Of Us. La violenza è avvenuta sulla piattaforma Meta Horizon Worlds e ha lasciato sbigottita la donna, che ha definito l’aggressione sessuale come un’esperienza extra corporea, che però in parte l’ha lasciata in uno stato di shock. D’altro canto, la consolazione della ricercatrice è stata quella di essere in una realtà virtuale. Questo l’ha portata a dire: “Beh, non è il mio vero corpo, è un avatar “.
Cos’è il Metaverso
Nel Metaverso, spiegano i ricercatori, esistono gli stessi pericoli del mondo reale, ovviamente con conseguenze differenti. Se infatti nel mondo virtuale non si hanno conseguenze puramente fisiche, non è così per quelle mentali. Gli attacchi, infatti, non feriscono fisicamente ma questo non rende meno gravi. Le conseguenze delle violenze hanno implicazioni psicologiche e un forte impatto emotivo, hanno denunciato gli studiosi.
Ma cosa è il Metaverso? Parliamo di una dimensione virtuale attraverso il quale è possibile creare un avatar per svolgere delle azioni che eseguiamo anche nella vita di tutti i giorni. Si interagisce con la gente, si va al lavoro, si comunica, si esce con gli amici o si investono soldi. L’avatar è digitale ma è la rappresentazione della persona che vorremmo essere. Con le nuove tecnologie, come ad esempio il Virtual Reality – VR, è possibile vivere dunque in un mondo parallelo e virtuale. Qui si può creare un proprio avatar con le caratteristiche desiderate, cercando di essere simili alla realtà o magari di allontanarsi da ciò che si è per creare l’immagine tanto desiderata anche nella vita reale.