Raggiunto l’accordo per il Consiglio Europeo sul salario minimo, una notizia che è stata commentata così dalla presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen: “Le nuove regole proteggeranno la dignità del lavoro e faranno in modo che il lavoro sia pagato”. Soddisfatto anche il Movimento 5 Stelle, partito che da sempre appoggia l’introduzione appunto di un salario minimo anche in Italia, parlando di “accordo storico” e chiedendo di applicare la direttiva “a tempo di record”. Giuseppe Conte, leader dei pentastellati, aggiunge: “Il M5s da anni porta avanti questa battaglia. Non ci sono più scuse per nessuno: approviamo subito la nostra proposta, eliminiamo la vergogna degli stipendi da fame per milioni di lavoratori”.
Così invece Enzo Amendola, sottosegretario agli Affari europei, che attraverso il proprio profilo ufficiale Twitter scrive: “Passo dopo passo si delinea il pilastro sociale dell’Unione Europea. Il salario minimo è un tassello necessario per affrontare le transizioni e garantire dignità del lavoro. Ora spetta a noi recepire al meglio la direttiva in Italia”.(aggiornamento di Davide Giancristofaro)
SALARIO MINIMO, C’E’ L’ACCORDO AL CONSIGLIO EUROPEO: LA NOTA UFFICIALE
E’ stato raggiunto nella notte l’accordo sul salario minimo. Il Consiglio Europeo, attraverso una nota apposita, ha fatto sapere: “La presidenza del Consiglio e i negoziatori del Parlamento europeo hanno raggiunto un accordo politico provvisorio sul progetto di direttiva sui salari minimi adeguati nell’Ue. La nuova legge – prosegue il comunicato – una volta adottata definitivamente, promuoverà l’adeguatezza dei salari minimi legali e contribuirà così a raggiungere condizioni di lavoro e di vita dignitose per i dipendenti europei”.
Nella nota viene inoltre precisato che “gli Stati membri sono tenuti a mettere in atto un quadro procedurale per fissare e aggiornare i salari minimi secondo una serie di criteri chiari”. Si chiede inoltre il coinvolgimento delle parti sociali: “Il Consiglio e il Parlamento europeo hanno convenuto che gli aggiornamenti dei salari minimi legali avverranno almeno ogni due anni (o al massimo ogni quattro anni per quei Paesi che utilizzano un meccanismo di indicizzazione automatica). Le parti sociali dovranno essere coinvolte nelle procedure di definizione e aggiornamento dei salari minimi legali”.
SALARIO MINIMO, ACCORDO CONSIGLIO EUROPEA: SODDISFATTA LA PRESIDENZA DELL’UE
La direttiva sul salario minimo, come si legge ancora sulla nota pubblicata da TgCom24.it stamane “mira a estendere la copertura dei lavoratori attraverso la contrattazione collettiva” tanto che “laddove il tasso di copertura della contrattazione collettiva sia inferiore a una soglia dell’80% gli Stati membri dovrebbero definire un piano d’azione per promuovere la contrattazione collettiva”.
La presidenza francese dell’Unione Europea, ha commentato in maniera positiva l’accordo raggiunto sul salario minimo, parlando di “Una tappa importante per l’Europa sociale”, e aggiungendo via Twitter: “Nel pieno rispetto delle diversità nazionali il provvedimento favorirà dei salari minimi adeguati nell’Ue e lo sviluppo della contrattazione collettiva”. Affinchè l’accordo diventi ufficiali manca solo l’approvazione in via definitiva da parte del Parlamento e del Consiglio Ue, ma si tratta solo di una formalità.