Antonio De Marco è stato condannato all’ergastolo: il giovane studente aveva confessato il duplice omicidio di Daniele De Santis e della sua fidanzata Eleonora Manta, avvenuto la sera del 21 settembre di due anni fa, in quel di Lecce. Massima pena quindi per il ragazzo, anche se non è stata accolta la richiesta dell’isolamento diurno per un anno come invece avrebbe voluto la Procura. Alla sentenza della Corte d’Assise di Lecce alcuni presenti si sono commossi, scrive Repubblica, altri invece si sono abbracciati, mentre alcuni sono scappati per fuggire dalla ressa di giornalisti e telecamere.
“L’aula bunker – scrive il quotidiano nazionale, come si legge sul sito – del carcere di Borgo ‘San Nicola’ è un profluvio di emozioni e sentimenti che esplodono dopo mesi di attesa, silenzi e sofferenza quasi estenuanti”. Antonio De Marco aveva ucciso brutalmente i due fidanzati con 79 coltellate nel primo giorno di convivenza in un condominio di via Montello, vicino alla stazione ferroviaria di Lecce. E proprio l’assassino condannato all’ergastolo ha preferito disertare, così come in tutte le altre occasioni, l’udienza di oggi, senza quindi mai comparire al cospetto dei giudici e dei famigliari delle vittime.
FIDANZATI UCCISI A LECCE, ERGASTOLO PER DE MARCO: L’OMICIDIO PREMEDITATO
In questi quasi due anni d’arresto, si è presentato solamente di fronte al dottor Elio Serra e allo psichiatra Pasquale Carabellese, i due periti incaricati di stilare la relazione sullo stato psichico dello stesso killer. Lo studente aveva deciso di prendere di mira la giovane coppia di innamorati dopo una serie di delusioni d’amore: il suo odio, il suo “mal di vita” la sua “gelosia”, si sarebbero riversati nei loro confronti, totalmente innocente e semplicemente desiderosi di amarsi “Li ho uccisi – spiegò agli inquirenti – perchè erano felici”. Il 23enne De Marco, dopo aver assassinato Eleonora e Daniele, si era recato da una prostituta, come se nulla fosse. L’uccisione dei due fidanzati di 33 e 30 anni, era stata programmata dall’agosto precedente.