Scontro verbale tra Moni Ovadia e David Parenzo a L’Aria che Tira. A La7, proprio Parenzo si è reso protagonista di qualche frecciata di troppo nei confronti di Marco Tarquinio e Ugo Mattei sul tema della guerra tra Russia e Ucraina e sul Festival dell’Economia di Torino. Ovadia ha preso le parti dei due interlocutori di Parenzo, schierandosi contro quest’ultimo: “L’onestà intellettuale e il pensiero vanno rispettati. Voglio esprimere la mia piena solidarietà al dottor Marco Tarquinio, che seguo da anni e che è un uomo con una grande coscienza morale e con una grande lucidità come osservatore”.
Ovadia ha proseguito: “Non si offenda il mio vecchissimo amico David Parenzo, che conosco da quando ha i pantaloni corti, ma sulla guerra e sulle sue origini io preferisco riferirmi alle analisi di Stephen Kotkin dell’università di Princeton e di Andrew Bacevich dell’università di Boston. È chiaro che i russi hanno invaso l’Ucraina, lo capisce anche un bambino. Il problema è domandarsi perché e cosa è successo prima. Tutti sanno che la guerra è cominciata nel 2014, però non ce ne fregava niente”.
La risposta di Parenzo
Dopo il commento di Myrta Merlino, “Però ci sono alcune cose che non si fanno”, Moni Ovadia ha sbottato: “Ah, davvero non si fanno? Lo fanno tutte le potenze. Israele occupa da 60 anni territori non suoi contro tutte le leggi della legalità internazionale: risoluzioni 181, 194, 242, 338. E l’Occidente se ne strasbatte le palle. Erdogan sta massacrando i curdi e nessuno alza un’unghia. Perché non mandiamo le armi ai curdi? Smettiamola con questa retorica. Menzogne su menzogne!“.
Infine, da parte di Ovadia un’altra frecciata a Parenzo con il sostegno a Ugo Mattei: “Si abbia un po’ di rispetto per Mattei, che io conosco bene. È un uomo molto competente ed è stato trattato da cazzone. Qui nessuno è un cazzone”. Non si è fatta attendere la risposta di Parenzo: “Mi permetto di dire che il professor Mattei ha detto una cazzata, perché ha sostenuto che Mattarella non garantisce e che la Corte Costituzionale non fa il suo dovere”.