Si è tuffato in mare quando ha visto due bambini in difficoltà, che chiedevano disperatamente aiuto mentre si trovavano in balìa delle onde e faticavano a tornare a riva. La generosità e l’altruismo di Rahhal Amarri, 42enne di origini marocchine e residente da circa 20 anni in provincia di Caserta, non sono purtroppo stati premiati: il gestore dello stabilimento “Lido dei Gabbiani” a Castel Volturno, infatti, è stato colto da malore dopo lo sforzo prolungato e ha perso la vita, malgrado i soccorsi che gli sono stati tempestivamente prestati dai presenti sulla spiaggia.
A ricostruire la vicenda nel dettaglio è stato il “Corriere della Sera”, secondo cui i due bambini, complice la corrente travolgente presente in quel momento in mare, stavano finendo sempre più al largo. Così, Amarri, dinnanzi alla loro disperazione, non ha esitato un istante e ha compreso che la cosa giusta da fare era buttarsi in acqua e raggiungerli, così da trarli in salvo. Arrivato all’altezza del primo bambino, l’ha trascinato con sé sulla battigia, mentre un pescatore che si trovava a transitare per pura casualità in quella zona ha fatto salire sulla sua barca il secondo bimbo.
42ENNE SALVA DUE BAMBINI IN DIFFICOLTÀ IN MARE, POI MUORE COLTO DA MALORE
Nonostante i due bambini fossero stati strappati alla veemenza del mare, in quei frangenti permeati da incertezza Rahhal Amarri era convinto del fatto che ci fossero ancora persone a rischio di annegamento nelle acque di Castel Volturno e si è quindi nuovamente tuffato, nel tentativo di raggiungere il largo.
Come scrive il “Corriere della Sera”, l’uomo è stato “colpito da un malore causato con tutta evidenza dall’eccessiva fatica alla quale si era sottoposto per compiere il primo salvataggio e ha perso conoscenza. È stato il bagnino, aiutato a sua volta da altre persone presenti in spiaggia, a portarlo sul bagnasciuga e a tentare di rianimarlo. Inutilmente. All’arrivo del 118 l’uomo era già morto. È intervenuta la Capitaneria di Porto, che sta ricostruendo nei dettagli la dinamica della tragedia per poi riferirne alla magistratura”. Non si esclude l’esecuzione dell’esame autoptico.