Santa Cristina di Bolsena viene celebrata come ogni anno il giorno 24 luglio, la Beata è conosciuta anche con il nome di Cristina la grande martire. Le reliquie del corpo di Santa Cristina sono state ritrovate nel 1880 in un sarcofago custodito nelle catacombe della basilica a lei dedicata. Viene considerata la patrona oltre che di Bolsena anche di Gallipoli e Sepino. Bolsena è un piccolo centro di circa 4.000 persone che si trova nella provincia di Viterbo e che è conosciuto come la città del miracolo eucaristico dal quale peraltro è partita la solennità del rito del Corpus Domini. Sul territorio è presente la basilica di Santa Cristina conosciuto anche come la cappella del Miracolo, costruita in stile barocco mentre la parte più esterna è in stile romanico. Inoltre, c’è il convento di Santa Maria del Giglio ed alcune architetture civili e militari di particolare rilevanza.
Santa Cristina di Bolsena, la sua vita
Sulla vita di Santa Cristina di Bolsena non si conosce tantissimo se non di fatto di essere vissuta tra il III e il IV secolo dopo Cristo e di essere stata martirizzata durante la sua fanciullezza per via delle sanguinarie persecuzioni volute a danno dei cristiani dall’imperatore Diocleziano. I racconti relativi alla passione di Santa Cristina sono stati riportati in tanti libri e documenti appartenenti ad epoche differenti con evidenti discordanze che riguardano non solo le origini della santa ma anche su altre questioni. Ci sono documenti che parlano di Santa Cristina come originaria del territorio della Fenicia ed in particolare della città di Tiro mentre altri addirittura parlano di una nascita sul territorio laziale su una città omonima e che si affaccia direttamente sul Mar Tirreno. È stato rinvenuto recentemente un antichissimo testo scritto su un papiro e risalente alla prima metà del V secolo in cui si parla della passione di Santa Cristina.
Ci sono poi tanti altri libri storici che narrano della vicenda di questa fanciulla che era figlia di un comandante delle Milizie di bolsenese dell’imperatore. Suo padre aveva per Cristina dei progetti specifici ed in particolare voleva che diventasse una sacerdotessa degli dei pagani. Tuttavia Cristina già a pochissimi anni manifestava una forte fede nei confronti del Cristianesimo il che indusse il padre a rinchiuderla in una torre insieme a 12 ancelle pagane con l’obiettivo di convertirla. Secondo la tradizione la sua fede incrollabile arrivava da un incontro avuto con un angelo il quale l’aveva istruita su come comportarsi. Infatti, durante un rito pagano la giovane ragazza non fece il classico sacrificio agli dei ma spezzò le statue e prese i metalli preziosi di cui erano composte per fare l’elemosina ai poveri. I genitori erano ovviamente disperati perché sapeva benissimo cosa attendeva la loro figlia qualora avesse perseverato nella religione cristiana. Il padre non poté fare a meno di obbedire al suo credo e alle regole ferree della vita militare per cui decise di farla arrestare e condannare ad una flagellazione con tanto di supplizio su una ruota ardente che divampava. Tuttavia, proprio in questa prima occasione, ebbe luogo un primo miracolo con le fiamme che uccisero circa 1500 pagani. Una volta portata in cella la giovane ragazza venne guarita dagli angeli miracolosamente.
Non sapendo come fare il padre arrivò alla decisione di condannare a morte la figlia facendole legare ad un enorme masso con l’obiettivo di farla annegare nelle acque del lago di Bolsena. Ancora una volta in soccorso della ragazza arrivano gli angeli che fecero in modo che galleggiasse e ritornasse a riva peraltro con tanto di battesimo. Questo episodio fece clamore e porto il padre ad uccidersi. Il successore fu ancora più accanito nei suoi confronti con tantissimi supplizi e torture che purtroppo ne comportarono la morte e in particolare per via di due di frecce che ne trafissero il petto.
Gli altri Santi celebrati oggi
Il giorno del 24 luglio per la chiesa cristiana ci sono tanti i personaggi che sono diventati santi o beati. Tra i tanti ricordiamo San Charbel, San Vittorino, San Fantino il vecchio, San Declano che è stato primo vescovo di Ferrara, Beato Antonio dell’Aquila che è stato sacerdote agostiniano, Beata Ludovica di Savoia, San Giovanni Boste e la Beata Maria delle Mercede Prat.