Le mascherine anti covid saranno “fortemente raccomandate” ai seggi per le elezioni di domenica prossima, 12 giugno 2022, ma non saranno obbligatorie. D’obbligo invece per i maturandi all’esame di maturità che si terrà nelle prossime settimane. E’ questo quanto fatto sapere nelle scorse ore dal Viminale tramite apposita circolare congiunta con il Ministro della Salute Roberto Speranza, comunicazione che è giunta nello stesso giorno in cui il Tar del Lazio ha respinto il ricorso della Regione, mantenendo l’obbligo della mascherina per gli esami di terza media e maturità.
Negli scorsi giorni si erano creati non pochi dibattiti in particolare in merito all’utilizzo delle mascherine ai seggi, cosa che, secondo alcuni politici, avrebbe fatto da deterrente inducendo le persone a non andare a votare. Fra i massimi sostenitori di questa posizione, il leghista Roberto Calderoli, che ha dato vita ad uno sciopero della fame assieme ai radicali, chiedendo più attenzione al voto referendario. Il movimento Italexit si è invece spinto oltre, sostenendo che l’obbligo di mascherina avrebbe dimostrato “la volontà di far votare domenica 12 giugno solo l’élite, che appoggia la gestione di questo governo”, pilotando così in un certo qual modo il voto.
MASCHERINE AI SEGGI E ALLA MATURITA’: ECCO QUANTO DECISO DAL VIMINALE
Il ministero dell’interno è quindi intervenuto facendo poi chiarezza, comunicando la circolare a tutti i prefetti dopo la firma da parte dei ministri della Salute, Roberto Speranza, e dell’Interno, Luciana Lamorgese, “dell’addendum al protocollo sanitario e di sicurezza dell’11 maggio 2022 per lo svolgimento delle consultazioni elettorali e referendarie dell’anno 2022”.
Nella circolare si legge che le nuove misure, “in considerazione del mutato quadro epidemiologico”, prevedono “l’uso fortemente raccomandato della mascherina chirurgica per l’accesso degli elettori ai seggi, per il solo esercizio del diritto di voto”. Come detto sopra, l’unica circostanza in cui la mascherina resterà d’obbligo, in questo caso una Ffp2, saranno gli esami di terza media e di maturità. Non è comunque da escludere una revisione anche in questi ambiti nei prossimi giorni dopo “l’esperimento” elettorale.