Guardare alla propria quotidianità con occhi diversi nel momento in cui si è dovuto affrontare un’esperienza che ha messo a rischio la propria vita è più che naturale. Questa sensazine diventa ancora più forte se tutto è avvenuto all’improvviso, senza che si avesse nemmeno in tempo di rendersi conto della gravità del proprio quadro clinico. Una situazione che sembra ricordare quanto accaduto qualche anno fa a Marco Bocci, che qualche anno fa si è ritrovato in ospedale in seguito alle complicanze provocate da quello che sembrava essere un semplice herpes.
A dargli sostegno in quel momento ci ha ovviamente pensato la moglie, Laura Chiatti, oltre ai suoi bmmambini, Enea e Pablo, che non lo hanno mai lasciato solo. “Avevo le difese immunitarie basse e l’herpes anziché spuntare sulle labbra, come di solito, è arrivato al cervello. Aveva preso la parte della memoria e della parola e rischiavo grosso. Per fortuna i medici mi hanno salvato in tempo“- aveva raccontato a Mara Venier, ospite di ‘Domenica In’.
Marco Bocci e la malattia: ora tutto è solo un ricordo
Solitamente siamo abituati ad associare la parola herpes alla bocca, situazione che si risolve nell’arco di pochi giorni. Nel caso dell’ex protagonista di “Romanzo Criminale”, invece, tutto si è sviluppato velocemente, arrivando anche a intaccare il cervello. E i sintomi sono tutt’altro che da sottovalutare: comvulsioni, agitazione, nervosismo e afasia, ovvero difficoltà a parlare. L’attore è arrivato anche a perdere i sensi ed è per questo che ricorda pochissimo di quanto accaduto: “Non ero cosciente, né consapevole. Tutto quello che avveniva era vago, me lo hanno raccontato. Era come se avessi la sensazione che mi stessero raccontando un film di cui ero protagonista. Ma non avevo mai avuto coscienza di averlo girato. Ero spettatore di una storia di cui ero anche protagonista“.
Ora lui è consapevole di essere stato fortunato e guarda al suo presente e al suo futuro con occhi diversi: “iviamo tutti la nostra vita pensando di essere invincibili. La reazione che ha scatenato in me questa vicenda è stata quella di godermi ogni momento della vita, anche le piccole cose, senza troppe elucubrazioni mentali.”