TIPOLOGIA A PRIMA PROVA MATURITÀ 2022: COS’È, COME FUNZIONA, LE NOVITÀ
Torna in presenza e torna alle origini la Prima Prova della Maturità 2022: delle tre tipologie fissate dall’ordinanza Miur sugli Esami di Stato, di certo la Tipologia A rappresenta l’elemento di maggiore aderenza al percorso di studi dell’ultimo anno delle Superiori.
Solitamente infatti gli studenti che scelgono l’analisi del testo – tecnicamente definita “analisi e interpretazione del testo letterario” – sono quello più preparati sull’autore, sui vari brani studiati e sul contesto storico di riferimento: per l’Esame di Maturità 2022 la novità è però rappresentata dal numero di tracce, in quanto diventano 2 i temi da poter scegliere sulla Tipologia A invece che la consueta “traccia unica”. In più, da quest’anno la Maturità per l’Analisi del Testo potrà ospitare autori da dopo l’Unità d’Italia ad oggi, mentre in precedenza la scelta rimaneva su autori esclusivamente del Novecento. La struttura della Tipologia A viene divisa dal Ministero dell’Istruzione in due distinti momenti:
– Analisi e comprensione: domande tecniche e precise su figure retoriche, metrica, scelte linguistiche dell’autore per una «comprensione dello studente, anche tramite parafrasi e riassunto del brano proposto»;
– Commento del maturando: lo studente viene invitato a formulare diverse ipotesi interpretative, mettendo a frutto le conoscenze pregresse e la capacità di confrontare periodo storico e autore in questione
TEMA TIPOLOGIA A: COME SVOLGERE L’ANALISI DEL TESTO
Per quanto riguarda lo svolgimento, la Tipologia A dell’Esame di Maturità 2022 non si discosterà molto dalle tracce del passato: rispetto al tema argomentativi e al tema di attualità, l’Analisi del Testo viene consigliata a chi magari è meno brillante sul fronte espressivo ma è invece estremamente più preciso e “diligente” nel rispondere a domande tecniche e compare ipotesi argomentative su brano e autore in questione.
Come si legge nella guida alle tracce per la Tipologia A di Skuola.net, per prima cosa occorre «leggere e comprendere» entrambi i brani proposti per scegliere quello più congeniale alle proprie capacità e studi. Collocare poi bene autore e periodo storico con precisione, «cercando di ricordare più dettagli possibili sul contesto in cui il brano/la poesia è stata scritta». Se si tratta di una poesia per la Tipologia A – molto probabilmente le due tracce si divideranno in una poesia e un brano di prosa – occorre fare bene la parafrasi sottolineando i passaggi più importanti; se invece è un testo di prosa la Prima Prova Maturità, occorre inquadrare contesto in cui si colloca quell’opera del tal autore. Infine lo svolgimento vero e proprio: come consiglia il Miur nella sua guida alla Maturità 2022, occorre rispondere alle domande cercando di essere esaustivi senza divagazioni; infine, redigere il commento dove occorre arricchire con quanti più spunti possano venire in mente, ovviamente sempre pertinenti al testo della Tipologia A. È buona cosa cercare di collegare fatti storici e altri scrittori con i quali l’autore/l’opera possano essere entrati in contatto.
PRIMA PROVA, TIPOLOGIA A MATURITÀ 2022: LE TRACCE DEL PASSATO
Prima di prepararsi al meglio in questa emozionante e “vibrante” Notte prima degli esami di Maturità, non ci resta che fare un rapido ripassino delle tracce per la Tipologia A presentate nel passato dal Ministero dell’Istruzione.
Saltando 2021 e 2020 dove per via della pandemia non è stata svolta la Prima Prova di Maturità, gli ultimi dati più recenti li abbiamo nel 2019: in quel caso ci fu una prosa di Sciascia “Il giorno della civetta” e la poesia “Risvegli” di Ungaretti. Nella Maturità 2018 invece la traccia unica dell’Analisi del Testo fu di Giorgio Bassani dal “Giardino dei Finzi Contini”, mentre per gli Esami di Stato 2017 la scelta cadde su Giorgio Caproni e i suoi “Versicoli quasi ecologici”. Scavando ancora nel passato troviamo più volte Ungaretti e Dante (2006 e 2011 il primo, 2005 e 2007 il secondo) mentre Claudio Magris nel 2013 con “L’infinito viaggiare” e Salvatore Quasimodo nel 2014 con “Ride la gazza, nera sugli aranci” rappresentano un unicum nella storia dell’Esame di Maturità.