Non sembrano essere ancora i maturi i tempi per eliminare l’isolamento obbligatorio per i contagi da covid. Anche in assenza di sintomi la legge prevede una quarantena di sette giorni, quindi un ritorno in comunità previo tampone negativo molecolare. Franco Locatelli, il numero uno del Css, il Consiglio Superiore di Sanità, è intervenuto stamane sulla vicenda, a Milano a margine di un meeting all’Istituto nazionale tumori (Int) sulla svolta delle Car-T, strategia terapeutica che trasforma le cellule immunitarie in killer di cellule tumorali, spiegando: «Il governo farà le valutazioni e prenderà poi le decisioni che ritiene più opportune. È chiaro che se circolano liberamente soggetti infetti poi è ovvio che possono contribuire significativamente alla curva dei contagi». Poi Locatelli ha ribadito: «È chiaro che i soggetti che sono infetti possono contagiare». Nella giornata di ieri era intervenuto il sottosegretario alla salute, Andrea Costa, secondo cui la norma relativo all’isolamento per i casi covid potrebbe avere i giorni contati.
LOCATELLI E L’ISOLAMENTO PER I CASI COVID: COSA NE PENSA IL SOTTOSEGRETARIO COSTA
Nell’ottica di una nuova fase di «necessaria convivenza col Covid», aveva raccontato ieri l’esponente del governo, un provvedimento che spinga appunto verso l’addio della quarantena potrebbe essere preso a breve. «Credo che siamo molto vicini a questo traguardo – ha specificato il sottosegretario – cioè lo stop all’isolamento domiciliare per i positivi. D’altronde l’obiettivo è quello della convivenza con il virus e se parliamo di convivenza non possiamo che rimuovere anche l’ isolamento per i positivi».
E ancora: «confido che nelle prossime settimane si arrivi anche a questa scelta, che sarebbe un ulteriore passo verso la normalità. Credo che ci siano i giorni contati anche per arrivare a questo tipo di provvedimento». Il rialzo dei casi di covid di questi giorni e l’esagerata contagiosità di Omicron potrebbe comunque indurre il governo ad attendere le prossime settimane prima di introdurre una norma che di fatto sancirebbe il ritorno definitivo alla normalità.