Rischiamo la “tempesta perfetta” secondo il professor Walter Ricciardi. L’ordinario di igiene alla Cattolica di Roma, consulente del ministro Speranza, è stato intervistato quest’oggi dai microfoni de La Stampa, e si è detto convinto che se le quarte dosi non subiranno quel boost sperato, in autunno ci troveremo di fronte ad una nuova ondata con morti e ricoverati. Ricciardi punta il dito anche nei confronti dell’eccessivo alleggerimento delle misure di restrizione: «Se si continuerà ad abbassare la guardia come stiamo facendo. L’idea di eliminare anche l’isolamento dei positivi asintomatici sarebbe un ulteriore grave errore – spiega – dobbiamo invece perseverare nella strategia dell’isolamento dei casi e del tracciamento dei loro contatti. E dobbiamo farlo proprio ora». Secondo il professore quello attuale è il momento migliore per prevenire l’ondata autunnale «per non ritrovarci poi in autunno nuovamente con un’alta pressione sul nostro Servizio sanitario nazionale e troppi morti da contare». Quindi ha ribadito il suo pensiero sull’obbligo delle mascherine al chiuso: «Lo avrei mantenuto, perché in questo momento nonostante i contagi siano in aumento non vediamo ancora una pressione forte sugli ospedali, ma smobilitando tutte le misure finiamo per arare il terreno al virus, che in autunno potrebbe farci soffrire».
In merito ad una sensazione di eccessiva rilassatezza delle persone verso il virus, Ricciardi ci tiene a precisare: «Dobbiamo capire che quello circolante oggi non è un virus più buono ed è invece più contagioso. Ha caratteristiche diverse ma continua a colpire soprattutto i non vaccinati e i fragili. La patogenicità delle sotto varianti è la stessa riscontrata con la versione originaria di Omicron, penetrano più difficilmente nelle vie basse respiratorie ma nei soggetti fragili crea comunque situazioni clinicamente difficili».
RICCIARDI: “L’ACCONDISCENDENZA IN MEDICINA FA DANNI”
Di conseguenza l’invito del virologo al governo è quello di mantenere attenzione «sull’evidenza» e di seguire meno «l’accondiscendenza», che in medicina «fa danni irreparabili». A spaventare in particolar modo Ricciardi sono gli anziani, la categoria maggiormente colpita dal covid in questi due anni e mezzo di pandemia: «Dopo l’estate è probabile un forte aumento della mortalità nella popolazione più anziana perché abbiamo mollato sulla campagna vaccinale, tanto che oggi l’80% degli ultraottantenni non ha fatto il secondo booster e abbiamo un basso livello di protezione anche tra i più giovani, con meno del 40% di vaccinati nella fascia 5-11 anni».
Una mano in tal senso può arrivare dai nuovi vaccini aggiornati che dovrebbero arrivare a settembre: «I dati preliminari delle sperimentazioni sono incoraggianti», spiega. «A luglio le aziende produttrici dovrebbero consegnare i dossier conclusivi e a inizio ottobre potrebbero essere autorizzati dall’Fda e dall’Ema».