ULTIMA CENA E CORPUS DOMINI, IL LEGAME E LA COMUNIONE
Come ha spiegato l’arcivescovo di Milano, Mons Mario Delpini, nella recente Celebrazione del Corpus Domini «Nella città difficile, nella vita complicata, nei tempi del grigiore e della paura, i discepoli fanno memoria di Gesù, come lui spezzano il pane e sperimentano che il pane è buono, il pane è abbondante. Eppure il pane non basta. Siamo forse destinati a non essere mai felici? Forse un dio invidioso ha destinato uomini e donne a essere sempre insoddisfatti, sempre dipendenti, sempre segnati dal bisogno? Perché il pane non basta? Perché il gusto della vita può degenerare in disgusto e desiderio di morte e rassegnazione a morire?».
Gesù nella festa del “Suo Corpo” rende esatta contezza dell’intenzione di Dio di dedicare la “sazietà” eterna a chi continua ad avere “fame di vita”: in questo senso, come sottolineava Papa Urbano IV nel fissare la solennità del Corpus Domini per la storia della Chiesa, tale festività era intesa come «gioiosa alla quale doveva partecipare il popolo con inni e canti», riporta Vatican News nel focus su cos’è il Corpus Domini. In questa solennità, la promessa pasquale del Giovedì Santo con l’Ultima Cena trova il suo compimento: «Il pane è buono, e Gesù nel pane consacrato non offre solo il gusto che piace e sazia il corpo, ma il dono che porta a compimento. Questa vocazione alla felicità che inquieta le persone e la città, il dono di sé che rende possibile partecipare alla sua vita, la vita del Figlio che spezza il pane e rende grazie e nel pane e nel vino si offre per la comunione con la vita di Dio, la vita eterna», ricorda ancora l’Arcivescovo di Milano nella sua omelia per il Corpus Domini 2022. (agg. di Niccolò Magnani)
COS’È IL CORPUS DOMINI: IL SIGNIFICATO
Che cos’è il Corpus Domini, festa che si celebra oggi, domenica 19 giugno 2022? Trattasi della Festa del Copro del Signore, altresì detta solennità del Santissimo Corpo e Sangue di Cristo, profondamente radicata nella storia cristiana. Si tratta di un appuntamento che fu istituito a Orvieto nell’agosto 1264 da Papa Urbano IV con la bolla Transiturus e che rievoca la liturgia della Messa in Cena Domini. Il suo significato è racchiuso nel nome; infatti, il Corpus Domini è stato creato per affermare la divinità di Gesù e del Suo Corpo vivo e vero nell’ostia consacrata, per ravvivare nei fedeli la Fede nel Signore ed espiare i peccati e i sacrilegi commessi contro il sacramento della santa Eucaristia.
Una curiosità: il Pontefice incaricò il teologo domenicano Tommaso d’Aquino di comporre l’officio della solennità e della Messa del Corpus et Sanguis Domini. Tradizione vuole che per la profondità e completezza teologica dell’officio composto per il Corpus Domini, Gesù – attraverso un Crocifisso ligneo conservato ancor oggi – abbia detto al suo prediletto teologo: ‘Bene scripsisti de me, Thoma’. L’inno principale del Corpus Domini, cantato nella processione e nei Vespri, è il “Pange lingua”.
CORPUS DOMINI, COS’È? LE ORIGINI
La solennità del Corpus Domini di fatto vide la sua nascita in Belgio nel 1247, nella diocesi di Liegi, per celebrare la reale presenza di Cristo nell’Eucaristia grazie alla suora agostiniana Giuliana di Cornillon. Si narra infatti che, da ragazza, la suora avesse avuto una prima visione, con la Chiesa che avrebbe assunto le sembianze di una luna piena con una macchia scura al centro, seguita da una seconda, in cui le sarebbe apparso Cristo per chiederle di adoperarsi al fine di fare istituire la solennità del Santissimo Sacramento.
Così fece e, nel 1946, il vescovo di Liegi, Roberto de Thourotte, ordinò la celebrazione della festa dall’anno successivo. Trascorsero 17 anni e, nell’estate del 1263, a Bolsena, l’ostia iniziò a sanguinare mentre un sacerdote celebrava messa. Quel sacerdote era Pietro da Praga ed era fra coloro che dubitavano della reale presenza di Cristo nell’ostia e nel vino consacrati. Papa Urbano IV riconobbe il miracolo eucaristico di Bolsena e l’11 agosto 1264 istituì il Corpus Domini.