Simone Pillon e Disney, ci risiamo. Il senatore della Lega è tornato all’attacco della multinazionale Usa. Nel suo mirino è finito il film “Lightyear, la vera storia di Buzz”. Nel suo post ha pubblicato una foto tratta dal film con la scritta: “Che assurdità! La Stampa annuncia soddisfatta che uscirà il nuovo cartone Disney ‘Lightyear, la vera storia di Buzz’ con tanto di coppia gay e traffico di gameti per il concepimento con madre 1 e 2”. Poi nella didascalia arriva a parlare di “stampa di regime”. Pillon ha definito “vergognoso” il fatto che “si usino i cartoni animati per indottrinare i nostri figli con le ideologie LGBT”.
Il senatore leghista Pillon ha quindi fatto una richiesta: “Fate quel che vi pare nei vostri letti, e assumetevene la responsabilità, ma giù le mani dai bambini”. Quindi, la minaccia alla Disney: “Da me e dalla mia famiglia la Disney non avrà più neanche un euro”. Un post quello di Pillon sulla Disney che ha scatenato un vespaio di polemiche, ma anche tanta ironia da parte degli utenti che infatti hanno ironizzato sull’impatto che una decisione del genere possa avere a livello economico per il colosso statunitense.
PILLON (DI NUOVO) VS DISNEY: LE REAZIONI SOCIAL
Non è la prima volta che Simone Pillon invita a boicottare Disney, così come non è la prima volta che parla di “ideologia Lgbt”, come del resto Giorgia Meloni di Fratelli d’Italia arriva a parlare di “lobby”. La scelta di parole non è casuale. Da “traffico” per far intendere atti illeciti, alle “mani sui bambini”. Curiosa anche la scelta di “giornali di regime” visto che la Lega di cui fa parte rientra nella maggioranza che sostiene il governo Draghi.
C’è chi comunque tra i commenti propone una soluzione molto democratica a Pillon sul “caso” Disney: “La visione del film non è obbligatoria. Se ritenete sconvolgente e traumatizzante la visione di una coppia e di un bacio omosessuale per un bambino siete liberi di disertare il film. I genitori che non la pensano come voi e ritengono non ci sia niente di male porteranno i bambini al cinema. Dai risultati al botteghino potremmo farci un’idea di quale corrente di pensiero sia più diffusa”. Ma ci sono anche sostenitori: “Se la gente avesse almeno del buon senso dovrebbe disertare il cinema, così possiamo fermare questa deriva, dannosa per i bambini”.