Emmanuel Macron ha perso la maggioranza assoluta in Parlamento. I risultati del ballottaggio elezioni legislative penalizza il presidente francese: la coalizione Ensemble ha tra 210 e 250 deputati secondo le prime proiezioni dell’Ifop, quindi di gran lunga al di sotto dei 289 deputati che servono per disporre della maggioranza all’Assemblée Nationale. La coalizione di sinistra Nupes di Jean-Luc Mélenchon è ora la principale forza di opposizione: si sistemano tra 150 e 180 deputati, ma non può rivendicare la leadership di governo. Questo vuol dire che Macron per governare dovrà stringere accordi con altre forze politiche, forse con i neogollisti dei Républicains che dovrebbero avere tra 60 e 80 deputati.
Un’ipotesi di alleanza richiederebbe una svolta a destra con un cambio di governo e forse pure della neopremier, Elisabeth Borne. Dunque, lo scenario è a dir poco incerto. Non è escluso che Macron lanci un appello ai francesi in una situazione di ingovernabilità senza una maggioranza chiara e netta come aveva auspicato negli ultimi giorni. Comunque, l’exploit più netto è quello di Marine Le Pen, il cui Rassemblement National ottiene, secondo sempre le proiezioni Ifop, tra 80 e 100 deputati. Un ottimo risultato per la leader di estrema destra, che era stata battuta da Macron nel ballottaggio di aprile. Infine, nella scorsa legislatura aveva solo 8 deputati. (agg. di Silvana Palazzo)
EXIT POLL E PRIMI SEGGI ASSEGNATI: MACRON PERDE LA MAGGIORANZA ASSOLUTA IN PARLAMENTO FRANCIA
Crollo della maggioranza assoluta, primo posto parziale ma con crollo rispetto a 5 anni fa, ministri e collaboratori chiave battuti dai rivali del “Nupes”: i primi risultati che arrivano dal ballottaggio Elezioni Legislative Francia 2022 non sembrano sorridere certo per Emmanuel Macron.
“Ensemble!” ha mantenuto sì il primo posto ma la coalizione della sinistra radicale “Nupes” gli ha di fatto impedito di raggiungere quota 289 seggi: si passa infatti da 341 deputati in dote fino ad oggi ad una forbice data dagli exit poll tra 205 e 235. Secondo l’exit poll Ipsos delle 20.15, l’area Macron avrebbe 224 seggi in Assemblea Nazionale: la coalizione guidata da Melenchon si ferma a 149, mentre è autentico “boom” di seggi eletti per Marine Le Pen in Rassemblement National, ben 89 (forse decisivi nel togliere voti a Macron in questo secondo turno). Chiudono i 78 seggi per Repubblicani, 21 per Centrosinistra, 4 per il Centro, 12 per altre liste. Guardando invece ai dati reali, alle ore 21 i seggi finora assegnati sui 577 totali sono 246: di questi, Ensemble ne ha conquistati 90, Nupes 48, RN 44, LR 36, DVG (Csx) 10, DVD (Cdx) 8, Regionalisti 6, DVC (centro) 3, altri 1. «Sconfitta totale per Macron, non c’è maggioranza», è il commento soddisfatto di Jean-Luc Melenchon con “Nupes”. «Mélenchon ha perso la sua scommessa. Marine Le Pen è la vera vincitrice tra lei e Mélenchon», è invece il commento del Ministro degli Interni Gérard Darmanin (LREM-Ensemble!). Marine Le Pen riesce infatti a decuplicare il numero di deputati: da 8, ora saranno fra 75 a 95, portando l’estrema destra come terza forza del Paese. Al ballottaggio delle Elezioni Legislative diversi sono stati i Ministri di Macron sconfitti e che dunque dovranno dimettersi dalla carica di fresca nomina: il ministro della Salute, Brigitte Bourguignon, battuta nella sua circoscrizione (Pas-de-Calais) contro Christine Engrand, candidata del Rassemblement National; male anche il presidente dell’Assemblea Nazionale, Richard Ferrand, e anche il capogruppo di En Marche in Parlamento, Christophe Castaner.
BALLOTTAGGIO LEGISLATIVE FRANCIA 2022: PER COSA SI VOTA, QUANDO I RISULTATI
Urne aperte in tutta Francia fino alle ore 20 per il ballottaggio delle Elezioni Legislative 2022 dopo il primo turno avvenuto solo una settimana fa: si decide dunque oggi, con i primi risultati in arrivo già dopo le ore 20 con gli exit poll, il rinnovo dell’Assemblea Nazionale Francese.
È sfida all’ultimo voto tra la coalizione che fa capo al Presidente francese Emmanuel Macron, “Ensemble!”, e la coalizione sfidante della sinistra radicale di Jean-Luc Melenchon, “Nupes” (Nuova Unione Popolare Ecologica e Sociale), formata da La France Insoumise, gli ecologisti di Europe Écologie Les Verts, e i “classici” Partito Socialista e Partito Comunista. Dopo le ore 12, i primi risultati giunti sul fronte affluenza vedono un leggero aumento rispetto alle Elezioni di una settimana fa: affluenza in Francia per il ballottaggio delle Legislative 2022 che sale infatti al 18,99% dopo mezzogiorno, lo 0,56% in più rispetto al primo turno che potrebbe suggerire un elemento “positivo” per il Presidente vincitore delle Elezioni Presidenziali solo pochi mesi fa. Macron infatti prima del ballottaggio aveva chiamato “alle armi” il popolo francese per farlo riversare nelle urne al secondo turno: «serve una solida maggioranza, nulla sarebbe peggio che aggiungere un disordine francese al disordine mondiale».
BALLOTTAGGIO ELEZIONI FRANCIA: MACRON VS MELENCHON, LA SFIDA ALL’ULTIMO VOTO
Di contro invece, il candidato dell’estrema sinistra Melenchon – dopo aver accusato il Governo Macron-Borne di brogli al primo turno – si è limitato ad un appello “numerico”: «Lunedì mattina sarò a casa, aspetterò la chiamata del presidente che mi chiede di formare il governo. I macronisti sono in 417 circoscrizioni, noi siamo in 406, cioè undici circoscrizioni in meno, perché vorrebbe che vincessero in anticipo».
I sondaggi dicono che la coalizione della maggioranza Lrem-Horizon-Modem dovrebbe prevalere di poco su Nupes con 25.75% contro il 25,66%, frutto però del massimo equilibri visto al primo turno, dove Macron prese 21.442 in più rispetto ai “Nupes” di Melenchon. La chiusura delle urne alle 19 in tutta la Francia e alle 20 nelle grandi città darà i primi risultati già dopo le 20 con exit poll e proiezioni sul voto: circa 48 milioni di aventi diritto al voto dovranno scegliere i 577 futuri deputati dell’Assemblea nazionale. Il Presidente punta al numero “magico” di 289 seggi, ovvero la maggioranza assoluta, proprio per evitare un rapporto di contrasto continuo con il Parlamento qualora prevalesse Melenchon alle Legislative; di contro, la sinistra punta a indebolire l’Eliseo dando un contrappeso in termini di potere per le decisioni della Francia che verrà. Dal trionfo totale all’anatra zoppa, il rischio per Macron è sottile quanto decisivo: al primo turno il Centrodestra macroniano riuscì a vincere di un soffio, se così dovesse confermarsi il Presidente perderebbe la maggioranza assoluta e dunque la sua stessa agenda presidenziale ne verrebbe decisamente intaccata. Mentre va capito cosa faranno gli elettori di Marine Le Pen al ballottaggio – i sondaggi OpinionWay – Kéa Partners per Les Echos e Radio Classique dicono che il 40% dell’elettorato di Rassemblement National è pronto a votare per Melenchon, piuttosto che non far vincere Macron – tremano anche tutti e 15 i Ministri del neo-nato secondo Governo Macron: se perderanno, nelle rispettive circoscrizioni in cui sono in forte pericolo, dovranno dimettersi. La prima dei “dimissionari” forzati è stata la sottosegretaria all’oltremare, Justine Benin, battuta nell’isola di Guadalupa dall’avversario della Nupes.