Domenica 26 giugno 2022 all’impianto sportivo di San Martino Buon Albergo (VR) volgerà al termine un evento speciale tra musica e solidarietà. I Big One, la più importante tribute band europea dei Pink Floyd, chiuderà il Summer Music, tre serate di concerti organizzate dall’associazione “Chiave di Solidarietà” per la raccolta fondi da destinare all’AISM (Ass. Italiana Sclerosi Multipla)-sezione di Verona, a sostegno delle persone affette da questa malattia e alla ricerca delle cure che negli ultimi anni hanno avuto notevoli progressi. Dopo l’apertura con il grande Roby Facchinetti il 24 giugno e gli Abba Dream il 25, la popolare formazione dei Big One, amata in tutta Europa e considerata la più significativa tra quelle che ripropongono il repertorio dei Pink Floyd, chiuderà con uno show speciale.
Noti a livello internazionale per la riproduzione fedele delle sonorità e degli arrangiamenti dei Pink Floyd, dotati di una strumentazione vintage e un visionario light-show in armonia con l’immaginario Floydiano, i Big One portano sul palco lo spettacolo incentrato su A Saucerful Of Secrets (il secondo album dei Pink Floyd, 1968) e sull’intero repertorio floydiano per offrire un vero e proprio “scrigno di canzoni segrete”. Durante la prima parte del concerto la band veronese proporrà una successione di brani tratti dai primi due album e dal celeberrimo The Dark Side of the Moon; nella seconda ci sarà una reinvenzione del meglio della musica floydiana fino al loro ultimo album The Endless River. Dichiara il chitarrista e leader Leonardo De Muzio: “Quasi ogni anno aggiorniamo il repertorio. Quello dei Pink Floyd è talmente vasto che ci possiamo permettere di aggiornarlo per buona parte della durata della scaletta. Stiamo portando in giro un po’ di brani dal loro esordio fino a A Saucerful of Secrets, ma a parte un paio di brani di quell’album, riproponiamo anche pezzi antecedenti e successivi, intervallati anche da brani più recenti. Cerchiamo di accontentare – rimanendo nel tema del titolo dello spettacolo – anche chi conosce solo i brani per cui i Floyd sono diventati famosi. Si tratta proprio di uno scrigno di canzoni segrete che però non intendo rivelare: il pubblico scoprirà tutto ai nostri concerti”.
Nati nel 2005, protagonisti di tour italiani ed esteri che li hanno consacrati come migliore tribute band floydiana in Europa, i Big One hanno quindici anni di attività durante i quali hanno attinto a piene mani dai classici di tutta la produzione dei Pink Floyd, spaziando dal periodo psichedelico dei primi anni ’70 fino agli album più recenti, riproponendo in maniera fedele sonorità e arrangiamenti con i quali David Gilmour, Roger Waters, Syd Barrett, Nick Mason e Rick Wright hanno fatto la storia del rock. Sottolinea De Muzio: “Siamo l’unico gruppo italiano a suonare questo genere nel Nord Europa, questo ci lusinga molto. Siamo diventati un vero riferimento in quei paesi molto diversi dall’Italia, dove la gente conosce molto più in profondità la musica dei Pink Floyd, non vuole ascoltare solo le hit e ama i brani meno conosciuti”.
I Big One si presentano con l’organico a settetto (De Muzio, Luigi Tabarini, Stefano Raimondi, Stefano Righetti, Marco Scotti, Debora Farina e Pamela Perez) e con il live-set caratterizzato da un allestimento di suoni, luci e video fedele al clima floydiano, ma soprattutto con il rigore e la passione: “Col passare degli anni miglioriamo sempre il repertorio, per qualità e particolari aggiunti. Ci atteniamo, diversamente da tante cover band, alla vera essenza del gruppo inglese, ai loro migliori live, ai veri Pink Floyd. Mettiamo tanta passione nel fare ciò che proponiamo al pubblico. Non basta rifare le stesse note per essere una tribute band. Oggi ci provano in tanti, hanno capito che c’è un buon ritorno, anche economico, ma pochi ci riescono. Devi averla dentro quella musica e noi modestamente l’abbiamo!”.