Dopo l’intervento a “Chi l’ha Visto”, il fratello di Graziella Campagna, Piero, ha preso la parola anche sulle colonne del “Corriere della Sera”. Anche sul quotidiano, le sue dichiarazioni circa la semilibertà che il palermitano Giovanni Sutera, uno dei killer di Graziella, ha ottenuto sono state molto dure: “L’hanno uccisa una seconda volta. Se Sutera è uno degli esecutori materiali del delitto, lo Stato è ‘esecutore morale. Ho stracciato la tessera elettorale e mi vergogno di essere italiano… Vorrei che fosse solo un sogno. Sutera e Alberti non hanno mai collaborato, non fanno i nomi degli insospettabili che li coprivano. E ora vengono pure premiati. Tra le tante stranezze dei processi, Sutera per il delitto di mia sorella non ha scontato più di dieci anni”.
Piero Campagna ricorda ancora con esattezza il dramma della morte di sua sorella Graziella: “Come se fosse successo ieri. Quegli ergastoli ci mantenevano calmi, ma ora lo Stato ci ha dato il colpo di grazia. Ci siamo affidati alla giustizia e siamo stati traditi. Il suo orologio, che tengo sempre con me, si è fermato alle 22.20 e lei è scomparsa alle 19.45. Per tre ore è stata in balia di questa gente. Io l’ho visto il cadavere. L’hanno fatta mettere in ginocchio e le hanno sparato senza pietà. Non posso dimenticare, come non posso dimenticare le urla strazianti di mia madre. Spesso la notte mi sveglio e le sento ancora”. (aggiornamento di Alessandro Nidi)
GRAZIELLA CAMPAGNA, IL FRATELLO PIERO: “STATO ESECUTORE MATERIALE DELL’OMICIDIO”
Nel corso della puntata di “Chi l’ha Visto” andata in onda mercoledì 22 giugno 2022 è stata ripercorsa la dolorosa vicenda di Graziella Campagna, uccisa quando era ancora un’adolescente soltanto per avere visto un’agendina che non doveva vedere nella lavanderia presso cui lavorava. Federica Sciarelli ha intervistato telefonicamente Piero Campagna, fratello della vittima, che per anni ha prestato servizio nell’Arma dei Carabinieri. Un intervento affatto casuale, quello dell’uomo, in quanto è notizia dei giorni scorsi che Giovanni Sutera, il killer della giovane, nonostante sia stato condannato all’ergastolo, potrà uscire dal carcere in regime di semilibertà e fare volontariato in un’associazione.
I giudici del tribunale di sorveglianza hanno dato il loro assenso, dopo un iniziale diniego risalente a oltre un anno fa e questa scelta non ha fatto altro che aumentare la rabbia del fratello di Graziella Campagna: “Il processo è durato 24 anni e si è concluso dopo tanti sacrifici con una condanna all’ergastolo, ma ancora una volta l’assassino di Graziella si trova fuori. Non ha senso, veramente. Lei è stata messa in ginocchio e uccisa con alcuni colpi di arma da fuoco, ma, oltre all’esecutore materiale, ce n’è uno morale, che è lo Stato”.
PIERO, FRATELLO DI GRAZIELLA CAMPAGNA: “LO STATO STA BRUCIANDO IL NOSTRO FUTURO”
Nel prosieguo di “Chi l’ha Visto”, Piero Campagna è un fiume in piena nel parlare dell’uccisione di sua sorella Graziella: “Sutera, sì e no, ha fatto 9 anni di galera. Lo Stato non esiste, assolutamente! Io ho fatto 37 anni nell’Arma, ma lo Stato non fa che istigare le persone, sta bruciando il nostro futuro. C’è stata una grande battaglia condotta dall’avvocato Fabio Repici per arrivare a capire chi abbia ucciso mia sorella, eppure più volte è stato scarcerato l’assassino“.
Quando è morta, Graziella Campagna “aveva 17 anni, era una bambina e le hanno tolto il dono più bello, che è la vita. Questa è una vergogna, io mi vergogno di essere italiano”.