È (ancora) giallo sul caso John McAfee, il milionario statunitense che fondò l’omonima società di antivirus per computer e trovato morto, apparentemente suicida, a 75 anni nel carcere di Sant Esteve Sesrovires, vicino a Barcellona, il 23 giugno 2021, giorno in cui era stato condannato dal tribunale spagnolo all’estradizione negli Stati Uniti d’America per l’accusa di evasione fiscale dal 2014 al 2018. A distanza di un anno, il suo corpo è tuttora in obitorio a Barcellona, privo di una degna sepoltura, e lì resterà sino a quando non si sarà risolta la questione connessa all’autopsia.
L’esame sul cadavere, infatti, aveva restituito il responso suicidario, ma questa versione dei fatti è stata puntualmente contestata da parte dei familiari di John McAfee, i quali hanno richiesto l’esecuzione di esami ulteriori. Il giudice ha rigettato la loro istanza, ma, non perdendosi d’animo, i parenti del defunto hanno deciso di ricorrere in appello contro tale decisione. Ergo, sino a quando non ci sarà una pronuncia definitiva circa questo caso, il corpo di McAfee rimarrà in obitorio.
JOHN MCAFEE, SALMA ANCORA IN OBITORIO: LA MOGLIE CHIEDE AIUTO ONLINE
Stando a quanto riferito dalle autorità carcerarie, l’uomo aveva già tentato di suicidarsi quattro mesi prima della morte, ma la vedova, Janice McAfee, ha evidenziato che il suo consorte non aveva però mai avuto tendenze del genere. La donna ha anche diffuso su Twitter una petizione online per fare pressione sulle autorità spagnole al fine di ottenere i resti del marito: “È difficile esprimere a parole com’è stata la mia vita nell’ultimo anno. Non riesco ancora a credere che John se ne sia andato. Se non l’hai ancora fatto, per favore firma questa petizione per aiutarmi a fare pressione sulle autorità spagnole affinché mi consegnino i resti di John, in modo che possa finalmente essere lasciato a riposare in pace”.
Giova sottolineare da ultimo che, a proposito della “detenzione” del cadavere di John McAfee in obitorio, un portavoce del governo catalano avrebbe affermato che non accade mai che corpi di persone correttamente identificati e richiesti dai familiari siano conservati in obitorio tanto a lungo.