Paola Ferrari: “se mi chiedono se volessi che Diletta Leotta sia un esempio per mia figlia, dico “no””
Paola Ferrari contro Diletta Leotta. La giornalista e volto noto della Rai in diversi occasioni si è scagliata contro la collega definendola bella, ma non un esempio da seguire. In particolare la Ferrari ha spiegato di non vedere la Leotta come un esempio da seguire per la figlia e tutte le nuove generazione per via degli eccessivi ritocchi a cui la Leotta sarebbe ricorsa. Ospite di Storie Italiane, la giornalista Rai ha dichiarato: “Diletta Leotta è una donna molto bella, ma il suo pregio non è la bellezza bensì la bravura: io a quell’età (ne compie 28 il prossimo agosto ndr), non ero così spigliata come lei, è assolutamente preparata”.
Dopo i complimenti però ecco l’accusa che la Ferrari ha lanciato alla Leotta: “se poi mi chiedono se volessi che Diletta Leotta sia un esempio per mia figlia, dico “no” perché sono contraria alla chirurgia estetica. La Leotta è una ragazza già bella ed ha ricorso alla chirurgia non per correggere qualche difetto ma per rendersi più appetibile dal punto di vista sensuale ed erotico”.
Paola Ferrari e la polemica con Diletta Leotta: “non condivido di voler esprimere la sua sensualità”
Ma non finisce qui, visto che Paola Ferreri in diverse occasioni si è scagliata contro Diletto Leotta non condividendo la sua scelta di apparire così bella e perfetta. “Diletta Leotta? Quando vedo queste ragazze che usano il corpo per diventare famose, mi arrabbio e sbaglio perché ognuno è libero di fare quello che gli pare” – ha detto la Ferrari che poi ha aggiunto – “io invece ho sempre considerato un affronto che qualcuno mi ascoltasse solo perché sono carina. La Leotta non può rappresentare le giornaliste italiane, come Anna Billò, Giorgia Rossi o Simona Rolandi. Lei può rappresentare solo se stessa. O forse Belen…”.
Non solo, la Ferrari si è soffermato anche sul tema gossip precisando: “per me era inconcepibile avere love story con calciatori, avrei perso tutta la credibilità di giornalista che stavo costruendo con una fatica spaventosa. Non era facile sopportare i sorrisi ironici di chi al campo ti vedeva come un’ochetta in cerca di gloria”. Infine parlando sempre della Leotta ha aggiunto: “di lei non condivido l’esprimere in modo troppo vigoroso la sua sensualità. Per me l’immagine del calcio sono le ragazze della nazionale femminile e non Diletta Leotta, che ha ripristinato l’immagine stereotipata della Barbie, che ha il compito di piacere agli uomini. Per quanto mi riguarda è libera di fare ciò che vuole e, se è quello che le piace, è giusto che lo faccia, ma mi auguro che in futuro tragga anche gli svantaggi di ciò che ha creato”.