È iniziata più tardi rispetto all’orario previsto la Santa Messa per le famiglie, in occasione del decimo Incontro Mondiale delle Famiglie. Inizialmente prevista alle ore 17:15 in Piazza San Pietro, è poi slittata alle 18:30. Una decisione legata alle alte temperature di questi giorni. Quindi, il Vaticano ha deciso di tutelare i fedeli e di favorirne una maggiore partecipazione. La Santa Messa di oggi, trasmessa in diretta video streaming su YouTube dal canale di Vatican Media e presieduta dal Papa, è uno degli ultimi appuntamenti dell’Incontro il cui tema è “L’amore familiare: vocazione e via di santità” con cui si è aperto il Festival delle Famiglie. Una formula inedita dell’incontro, in quanto si tiene a Roma, ma pure nelle diocesi, dove è stato infatti promosso un incontro proprio per le famiglie e le comunità. Peraltro, l’appuntamento cade nel sesto anniversario di Amoris Laetitia e a quattro anni da Gaudete et Exsultate. Il Pontefice prima della Santa Messa ha compiuto il giro della piazza a bordo della papamobile, in compagnia di sei bambine vestite di bianco. Quindi, ha salutato e benedetto i fedeli, baciato alcuni bimbi e neonati. Il Santo Padre ha poi fermato l’auto per baciare la bandiera gialla e blu dell’Ucraina che gli hanno donato alcuni fedeli tramite la sicurezza.
Nell’omelia della Santa Messa per le famiglie celebrata in piazza San Pietro, Papa Francesco ha parlato della libertà, «uno dei beni più apprezzati e ricercati dall’uomo moderno e contemporaneo». Tutti, infatti, desideriamo essere liberi, privi di condizionamenti e limiti, quindi aspiriamo ad affrancarci da ogni tipo di prigione, che sia culturale, sociale e/o economica. «Eppure, quante persone mancano della libertà più grande: quella interiore!», ha rimarcato il Pontefice. Peraltro, tutti nasciamo con condizionamenti «e soprattutto con la tendenza all’egoismo, cioè a mettere al centro noi stessi e a fare i nostri interessi». In aiuto arriva Cristo, che ci ha liberati da questa schiavitù.
“NON INQUINATE FAMIGLIA CON VELENI DELL’EGOISMO”
Quindi, il Santo Padre ha rivolto un messaggio alle famiglie: «Tutti voi coniugi, formando la vostra famiglia, con la grazia di Cristo avete fatto questa scelta coraggiosa: non usare la vostra libertà per voi stessi, ma per amare le persone che Dio vi ha messo accanto». In un’epoca in cui si vive come “isole”, le famiglie si mettono invece al servizio degli altri. «La famiglia è il luogo dell’incontro, della condivisione, dell’uscire da sé stessi per accogliere l’altro e stargli vicino. È il primo luogo dove si impara ad amare». La famiglia è un bene prezioso che, però, va difeso. «Non lasciamo che venga inquinata dai veleni dell’egoismo, dell’individualismo, dalla cultura dell’indifferenza e dello scarto, e perda così il suo “dna” che è l’accoglienza e lo spirito di servizio», l’appello di Papa Francesco.
Parlando ai fedeli durante la Messa per le Famiglie, il Pontefice ha ammonito i genitori che convivono col timore «che i figli non siano in grado di orientarsi nella complessità e nella confusione delle nostre società, dove tutto sembra caotico e precario, e che alla fine smarriscano la loro strada». Questa paura, infatti, li rende ansiosi e iperprotettivi, in alcuni casi li spinge a frenare il desiderio di mettere al mondo nuove vite. «Quanto è importante per i genitori contemplare il modo di agire di Dio! Dio ama i giovani, ma non per questo li preserva da ogni rischio, da ogni sfida e da ogni sofferenza». Dio con i suoi figli non è né ansioso né iperprotettivo. «Al contrario, ha fiducia in loro e chiama ciascuno alla misura alta della vita e della missione», ha osservato il Santo Padre.
“NON PRESERVATE I VOSTRI FIGLI DALLE SOFFERENZE”
Anche in questo caso la parola di Dio mostra la strada: «Non preservare i figli da ogni minimo disagio e sofferenza, ma cercare di trasmettere loro la passione per la vita, di accendere in essi il desiderio di trovare la loro vocazione e di abbracciare la missione grande che Dio ha pensato per loro». Chi svolge il ruolo di educatore ha un solo modo per aiutare un altro a seguire la sua vocazione, cioè «abbracciare con amore fedele la propria». Inoltre, Papa Francesco ha evidenziato nell’omelia della Messa per le Famiglie che «non c’è cosa più incoraggiante per i figli che vedere i propri genitori vivere il matrimonio e la famiglia come una missione, con fedeltà e pazienza, nonostante le difficoltà, i momenti tristi e le prove». Nella parte finale dell’omelia, Papa Francesco si è rivolto alle famiglie invitandole a non avere altre priorità, a non guardarsi indietro, «cioè a non rimpiangere la vita di prima, la libertà di prima, con le sue ingannevoli illusioni», perché «la vita si fossilizza quando non accoglie la novità della chiamata di Dio, rimpiangendo il passato».
Quando arriva la chiamata di Gesù, anche per quanto riguarda il matrimonio e la famiglia, la richiesta è «di guardare avanti e sempre ci precede nel cammino, sempre ci precede nell’amore e nel servizio. Chi lo segue non rimane deluso!». Il Santo Padre nella Santa Messa per le Famiglie da piazza San Pietro le ha invitate a vivere un amore sempre «aperto, estroverso, capace di “toccare” i più deboli e i feriti che incontrate lungo la strada: fragili nel corpo e fragili nell’anima», poiché anche l’amore familiare «si purifica e si rafforza quando viene donato. La Chiesa è con voi, anzi, la Chiesa è in voi! La Chiesa, infatti, è nata da una Famiglia, quella di Nazaret, ed è fatta principalmente di famiglie».