Svolta storica a Bologna, dove il Consiglio comunale ha approvato la delibera che modifica lo Statuto di Palazzo D’Accursio, introducendo di fatto lo Ius Soli. Come si legge, il Comune “si riconosce nel principio dello ‘Ius soli’ come mezzo di acquisto della cittadinanza italiana”. La cittadinanza onoraria della città verrà data a tutti i “nati in Italia da genitori stranieri regolarmente soggiornanti o nati all’estero, ma che abbiano completato almeno un ciclo scolastico o un percorso di formazione professionale”.
La decisione è arrivata dopo una lunga discussione in Aula. La delibera è passata con 26 voti favorevoli da parte del Pd, Coalizione civica, M5s, lista Lepore, Anche tu Conti e Verdi e 8 contrari di FdI e Lega. Tre i non votanti, ovvero Forza Italia e Bologna ci piace. Il Consiglio, con gli stessi numeri, ha approvato anche l’ordine del giorno che invita la Giunta ad “accelerare le tempistiche delle notifiche e il giuramento per ottenere la cittadinanza italiana, per modificare alcune prassi che possono essere discriminatorie in materia di di residenza e per aumentare il personale dei servizi demografici”.
La soddisfazione del PD
Grande la soddisfazione da parte della fetta di Pd bolognese: “Lo Ius scholae entra nello Statuto comunale, la nostra città fa da apripista sul futuro, il Parlamento faccia altrettanto per aggiornare la legge sulla cittadinanza e guardare in faccia migliaia di bambini e bambine, ragazzi e ragazze italiane di fatto ma ancora senza diritti“, ha dichiarato in una nota la segretaria Federica Mazzoni. “Siamo orgogliosi per la tenace affermazione di questo diritto di civiltà, grazie ai consiglieri e alle consigliere di maggioranza che lo hanno reso possibile. Così, dalla nostra Bologna progressista guidata dal sindaco Matteo Lepore che fortemente si è speso, si accende la scintilla che deve portare le istituzioni nazionali ad approvare una riforma di civiltà destinata a dare una risposta normativa a giovani che sono già italiani di fatto” prosegue la nota.
Per Mazzoni, “Modificare la legge sulla cittadinanza è urgente e imprescindibile. Il superamento dello ius sanguinis verso lo ius scholae mette al centro la riflessione sul concetto di cittadinanza come appartenenza, per ampliare i diritti e allargare gli spazi di partecipazione e rappresentazione”. Infine, una riflessione di tipo politico. La nuova sinistra, come quella del Pd, ha come obiettivo quello di portare avanti una battaglia politica su questa questione di giustizia e civiltà, per costruire una società coesa e giusta, nella quale tutti abbiano gli stessi diritti.