Sara Pegoraro, modella morta a 26 anni per overdose da eroina
Sara Pegoraro, modella 26enne di Treviso, è stata trovata morta nella casa in cui viveva con sua madre. La ragazza sarebbe stata colpita da un malore improvviso e la procura avrebbe aperto un fascicolo per indagarne le cause. La più accreditata, sulla quale si stanno concentrando gli inquirenti, è l’ipotesi di overdose da eroina. Già in passato, infatti, la ragazza era stata soccorsa e ricoverata alcune volte per abuso di sostanze stupefacenti, sempre eroina.
A trovare il corpo di Sara Pegoraro è stata sua madre la sera del 24 giugno, nel bagno della loro casa a Villorba, in provincia di Treviso. La madre avrebbe subito lanciato l’allarme, ma per la ragazza sarebbe stato già troppo tardi. Più tardi la madre, come riporta Il Gazzettino, avrebbe dichiarato che giovedì, in seguito ad un altro incidente dovuto all’abuso di droghe, Sara Pegoraro le aveva chiesto “di accompagnarla al SERD (il servizio per le dipendenze) per una ricetta”, forse, sempre secondo la madre, quella era “una richiesta d’aiuto che non sono riuscita a cogliere”. Il giorno stesso dell’overdose, infatti, le due si erano incontrare, ma lei non aveva fatto alcun cenno alla richiesta di pochi giorni prima.
Sara Pegoraro, l’eroina e gli altri incidenti
Quanto successo a Sara Pegoraro la notte del 24 giugno non è un incidente isolato. Si potrebbe quasi parlare di una tragedia annunciata, se non fosse che con le droghe non basta un campanello d’allarme per uscirne. La procura di Treviso fa sapere, sempre a quanto riporta Il Gazzettino, di aver aperto un fascicolo per “morte in conseguenza di altro reato”. Si cerca il pusher e si dovrà chiarire se ad uccidere la ragazza sia stata un’overdose oppure l’uso di un prodotto tagliato male. A tal fine è stata disposta anche un’analisi del sangue della giovane.
Già nel periodo precedente alla morte di Sara Pegoraro, la ragazza aveva attraversato alcuni problemi sempre correlati alla droga. Un paio di mesi fa era stata ricoverata all’ospedale di Modena in seguito ad un incidente in macchina, sempre a causa delle sostanze stupefacenti. A giugno un secondo ricovero, in seguito ad un altro incidente simile. Infine, la sera precedente alla tragedia, Sara era stata soccorsa da alcuni passanti all’uscita da un supermercato, che l’avrebbero vista barcollare e finire in un fossato. Ora spetterà alla procura capire quale sia veramente la causa e trovare chi ha venduto la sostanza alla giovane.