Marco Giallini: “Parlo ancora con mia moglie morte Loredana”
“Parlo ancora con Loredana, mia moglie morta, recito Dante a memoria”. Comincia così una delle interviste più toccanti rilasciate da Marco Giallini a proposito del lutto che lo ha colpito diversi anni fa. L’interprete di Rocco Schiavone, infatti, ha dovuto fare i conti con la terribile scomparsa della moglie, volata via improvvisamente per un malore, lasciando lo showman e i suoi due figli di 12 e 5 anni.
“Il dolore era veramente troppo”, ha spiegato l’attore. “Il pensiero che lei rientri a casa da un momento all’altro dura due anni, poi, capisci che morire è prassi. Non a 40 anni. Non fra le mie braccia, mentre prendiamo le valigie per le vacanze. Ma non sono l’unico a cui è successo”.
Marco Giallini e quella promessa sui figli alla moglie Loredana
Difficile farsene una ragione, difficile smettere di piangere “perché altrimenti sarei morto” ha raccontato il celebre attore romano. Sempre ai microfoni de Ilcorriere.it ha detto che l’elaborazione del lutto è questione di testa: “Fare a meno è questione di testa, anche fare a meno delle menti dei bimbi non più chiare, del loro pensiero: vorresti sapere che pensano il giorno della festa della mamma o quando spegni la tv e quello, a 5 anni, strilla: mamma mamma”.
Dopo la scomparsa di Loredana, tuttavia, Marco Giallini si è rimboccato le maniche, per realizzare quanto aveva in mente con la moglie. “L’ho fatto dare una possibilità in più ai figli. Dovevo tirarli su come ci eravamo promessi. Lei voleva che facessero il Classico, uno lo fa, l’altro l’ha finito: è una cosa stupenda, chi fa il Classico si riconosce da lontano”.