Il vescovo di Matera, monsignor Antonio Giuseppe Caiazzo, ha menzionato i Maneskin durante la messa collegata alla celebrazioni della festa patronale della città, dedicata alla Madonna della Bruna. Non è la prima volta in assoluto che il mondo della Chiesa respira aria “sanremese”: si pensi a quanto accadde a Lonato del Garda il giorno successivo alla finale del Festival 2022, con il parroco, don Matteo Selmo, che cantò nel corso della funzione “Brividi” di Blanco e Mahmood, “O forse sei tu” di Elisa e “Apri tutte le porte”, di Gianni Morandi.
Questa volta, invece, non c’è stato alcun canto, ma una citazione: il vescovo ha letto un estratto di “Vent’anni”, brano che dà il nome al secondo album dei Maneskin. Rivolgendosi ai suoi fedeli, prima di parlare di Damiano David e soci, ha detto: “Sia io che voi tutti, giovani e diversamente giovani, abitiamo questo mondo con una vocazione, un compito specifico, nessuno escluso. Significa che ognuno è alla ricerca di una risposta personale sul perché siamo al mondo e cosa vogliamo fare della nostra vita”.
VESCOVO DI MATERA CITA I MANESKIN DURANTE LA MESSA: “LINGUAGGIO DISCUTIBILE E LOOK PROVOCATORIO, MA…”
Dopodiché, il vescovo di Matera ha spiazzato tutti, asserendo: “Un gruppo musicale, rock, moderno, che voi tanto ascoltate in questo periodo, i Maneskin, afferma ‘Ma la strada è più dura quando stai puntando al cielo, quindi scegli le cose che sono davvero importanti, scegliamo oro o diamanti, demoni o santi'”.
Una frase letta tutta d’un fiato e che ha sorpreso positivamente coloro che assistevano alla funzione, i quali non hanno esitato a scambiarsi sorrisi reciproci: “Nel discutibile linguaggio o look provocatorio – ha concluso quindi monsignor Caiazzo –, i Maneskin dicono anche loro una verità… Scegliere la vita facile che non impegna corpo, spirito e mente significa precipitare nell’abisso del non senso”.