Un silenzio lungo 27 anni, spezzato dal libro “Fine dei giochi. Luci e ombre sulla mia famiglia” (edizioni Piemme). Allegra Gucci racconta la sua verità, pur avendo “sempre desiderato il diritto all’oblio per una morte così violenta“, quella del padre. Il libro è un dialogo immaginario con lui, Maurizio Gucci, finito in prima pagina in un lago di sangue. “Quella foto è la più brutta cicatrice nella mia mente“. racconta a La Verità la la secondogenita di Maurizio Gucci e Patrizia Reggiani. Voleva che suo padre fosse ricordato solo per le cose positive, poi si è illusa che la vicenda fosse stata dimenticata, ma il film House of Gucci, in cui Lady Gaga interpreta il ruolo della madre, ha riportato a galla la vicenda. “Poteva essere bello e potente, è stato un’occasione mancata. Mi ha fatto capire che questa storia non si sarebbe mai chiusa ed era quindi il momento di dire la verità“.
Questo vuol dire anche riconoscere quei meriti lavorativi che altri si sono presi al posto suo. Ma Allegra Gucci ha scritto il libro anche per i suoi due figli. “Sono state dette tante menzogne“, quindi era necessario fare chiarezza per lei. Prima l’omicidio, poi gli infiniti processi, nel tritacarne due bambine che avevano perso il padre. “Non ci fu alcun rispetto per il nostro dolore. In tanti ci voltarono le spalle, sparendo, fin dal funerale. Si parlò solo di soldi e pettegolezzi. Le nostre foto furono pubblicate su giornali e riviste. Così come quella di mio padre assassinato. Non avevamo voce“.
Omicidio Maurizio Gucci, “non si può vivere con odio e rancore…”
Per le figlie di Maurizio Gucci è stata una sofferenza infinita, ma nonostante ciò Allegra si sente grata per quello che le ha dato la vita, a partire dal marito e dai suoi figli. “Il passato è passato, non si può rifare il ciak. Non si può nemmeno vivere con l’odio e con il rancore, perché ti logorano“. Allegra Gucci ribadisce a La Verità di essere certa dell’innocenza della madre. Ha anche studiato Giurisprudenza per capire come sostenerla. “Sono sempre stata certa della sua innocenza finché è uscita dal carcere, per 17 anni“. Questo l’ha aiutata ad andare avanti, poi sono arrivate le sue dichiarazioni sull’omicidio. Quando le chiedono conto di questo, le risponde citando quanto disse la madre al processo: “Non ha mai detto di essere innocente, ma sempre ha detto di non essere colpevole. Ha profondamente desiderato la morte del suo ex marito per gli sfregi che riteneva di aver subito, sì. Ma ha anche detto che mai avrebbe ordinato la morte del padre delle sue figlie“. Nel libro Allegra Gucci fa riferimento anche all’operazione a cui fu sottoposta la madre, tre anni prima dell’omicidio, un tumore al cervello. “Un tumore grosso come un mandarino nel lobo frontale sinistro. Subito dopo l’operazione, cambiò“. La figlia di Maurizio Gucci e Patrizia Reggiani parla di “conseguenze indubbie anche sulla parte emotiva e comportamentale,e non lo dico io ma i periti che l’hanno visitata“.
Allegra Gucci “Io e mia madre stiamo ricostruendo rapporto”
Ad esempio, nell’intervista in cui Patrizia Reggiani fece la sua ammissione “non era sicuramente lucida“. Allegra Gucci parla di “varie ragioni” e di persone che erano accanto alla madre che “ancora una volta si sono approfittati di lei“. Se la nonna materna Silvana viene definita la sua “più grande delusione“, la persona che più le ha fatto male, perché era interessata solo ai soldi, la compagna di allora del padre, Paola Franchi, le uscita una domanda: “Come abbia avuto la lucidità di organizzare il trasloco dell’appartamento in cui viveva con mio padre a poche ore dal suo omicidio“. Nel libro parla anche del rapporto con sua madre, “un’analfabeta di sentimenti” che “si è sempre circondata di persone negative“, ma a cui è legata profondamente. Il riferimento alle persone negative, comunque, è anche alla frequentazione di Loredana Canò, sua compagna di cella. “La sicurezza delle nostre famiglie era per noi la primaria importanza ma ancora una volta nostra madre scelse l’oscurità“. A La Verità spiega di averla vista pochi giorni prima dell’intervista e di essere stata sempre attenta. “Quando abbiamo avuto notizia che era in pericolo – le era stata fatta firmare una polizza vita – non ho potuto non intervenire. Un esposto ha dato il via alle indagini“. Dunque, stanno ricostruendo un rapporto. “Vorrei davvero lasciare una scia di luce ai miei figli, cancellare cattiveria e male. Avrei potuto fregarmene, sì, ma non mi sarei più riuscita a guardare allo specchio. Non sarà la madre migliore del mondo, avrà fatto i suoi errori, ma oggi ha la sua età ed è sola“.