Nigeria, liberati due preti rapiti
In Nigeria due dei preti rapiti nell’ultimo periodo sono stati liberati. Tra di loro c’è anche il prete italiano Luigi Brena, di 64 anni, sequestrato nel corso di domenica presso Ogunwenyi, una comunità Usen nell’area del governo di Ovia nello stato di Edo. L’altro prete liberato, invece, si chiama Emmanuel Silas, appartenente alla diocesi di Kafanchan, a Kaduna, rapito assieme ad altre due colleghi che sono ancora dispersi.
A dare notizia della liberazione di Padre Silas è stata l’associazione cattolica Aiuto alla chiesa che soffre, tramite Twitter, che dice di continuare a pregare per gli altri “confratelli ancora nelle mani dei rapitori”. Mentre a dare la notizia della liberazione di Padre Brena è la vice-ufficiale delle pubbliche relazioni del comando di polizia di Edo, Jennifer Iwegbu. Da parte sua arriva anche la ricostruzione del blitz che ha portato alla liberazione dei due ecclesiasti, mentre rimangono ancora nelle mani dei rapitori altri preti rapiti in Nigeria, Padre Udo Peter, della chiesa cattolica di San Patrizio a Uromi, e Padre Philemon Oboh, del centro di ritiro St. Joseph di Ugboha. Il loro rapimento era avvenuto domenica, sei giorni dopo l’uccisione di Padre Christopher Odia.
Nigeria, il bliz per liberare i due preti rapiti
La notizia della liberazione dei due preti rapiti in Nigeria è arrivata nel corso della giornata di martedì 5 luglio. Secondo la ricostruzione fatta da Jennifer Iwegbu, gli agenti di polizia della divisione di Iguobazuwa erano stati avvisati del rapimento di Padre Brena nella giornata di domenica, attorno alle 17:45. Gli uomini dell’arma si sarebbero subito attivati per inseguire i rapitori.
Individuato il loro campo in cui erano detenuti i due preti rapiti in Nigeria, li avrebbero approcciati, finendo nel mezzo di una sparatoria. La risposta pronta della polizia avrebbe condotto all’uccisione di tre dei rapitori, “mentre il resto è fuggito nella foresta con vari gradi di ferite di arma da fuoco”, secondo le parole di Iwegbu. Avrebbero, dunque, lasciato la vittima dietro di loro, al campo, che è stata “immediatamente portata d’urgenza all’Igbinedion Teaching Hospital” di Okada per le necessarie cure mediche. Nel frattempo, promette Jennifer Iwegbu, è in corso “un intenso pattugliamento” delle aree boschive attorno al campo dei rapitori, per individuare ed arrestare i fuggitivi.