E’ in corso presso il tribunale di Bolzano il processo a carico di Benno Neumair, l’uomo accusato di aver ucciso i genitori Laura e Peter Neumair. A parlare in aula, come riferisce l’agenzia di stampa Ansa, è stato anche un insegnante, suo collega, che ha ricordato le sue percezioni durante il periodo condiviso nel 2020 alla scuola media Aufschnaiter: “Benno, come collega di lavoro, era inaffidabile, soprattutto riguardo agli orari”, ha spiegato in aula, “Proprio a causa dei suoi ritardi io mi ero arrabbiato con lui in un’occasione, dicendo che non intendevo più fare delle lezioni con lui. Benno mi sembrava riluttante a seguire le regole”.
Una testimonianza importante che contribuisce ad inquadrare ancora di più la personalità del 31enne, ora in carcere e sotto processo per l’omicidio e l’occultamento di cadavere della coppia. Oltre all’insegnante ed ex collega di Benno, in aula sono intervenuti anche altri due testimoni convocati dalla difesa. Si tratta nel dettaglio del regista amatoriale bolzanino Edoardo Giuriato e un dirigente della polizia di Neu-Ulm, Thomas Merk.
Processo Benno Neumair: la macabra testimonianza di un regista amatoriale
Molto interessante ed a tratti inquietante il racconto avanzato dal regista di Bolzano, Edoardo Giuriato, intervenuto in qualità di testimone nell’ambito del processo che vede imputato per duplice omicidio Benno Neumair. Il testimone ha riferito che nel 2014 realizzò proprio a casa di Benno un cortometraggio per il Festival studentesco basato sulla storia di un figlio che uccideva il padre, strangolandolo. Una sorta di premonizione macabra, o meglio di trama anticipatoria rispetto alla tragedia realmente accaduta, sebbene sia solo una terribile coincidenza. Lo stesso Giuriato ha spiegato infatti che Benno, all’epoca suo amico, gli prestò la casa per le riprese ma non ebbe alcun ruolo nella produzione del cortometraggio, probabilmente mai visto.
Ad intervenire in aula, infine, anche il dirigente della polizia di Neu-Ulm, Thomas Merk in merito all’episodio del 6 luglio 2020 quando i suoi agenti intervennero per fermare Benno Neumair, che con un coltello in mano aveva spaventato la sua fidanzata convivente. “Benno si voleva difendere da nemici immaginari” ha spiegato il testimone. La prossima udienza del processo è già stata fissata al 5 settembre.