Bastano gli spot del Governo per accelerare la campagna vaccinale relativa alla quarta dose dei vaccini Covid agli anziani? Filippo Anelli, presidente della Federazione nazionale degli ordini dei medici, andrebbe estesa a tutti gli over 60 da subito, inoltre per proteggere i fragili estenderebbe lo smart working e reintrodurrebbe l’obbligo di mascherina. D’altra parte, si prescrivono pochi farmaci antivirali e monoclonali. “Per l’antivirale Paxlovid c’è da compilare un piano terapeutico che rappresenta un inutile aggravio burocratico a carico dei medici di famiglia, che la responsabilità se la assumono quando firmano la prescrizione“, dichiara a La Stampa.
Inoltre, Filippo Anelli ritiene si debba fare di più sulla loro formazione. Per quanto riguarda il monoclonale Evusheld, autorizzato a scopo preventivo e che va somministrato endovena negli ospedali, Anelli semplificherebbe le cose, “aprendo sul territorio degli ambulatori dedicati“. Il rischio è di vedere un peggioramento della situazione, la speranza è di nuovi nei vaccini, stavolta aggiornati. “Se ce ne fossero dosi a sufficienza io li somministrerei a tutti, partendo da over 65, sanitari e lavoratori dei servizi essenziali. Poi non farei più distinzioni“, conclude Filippo Anelli.
VIOLA “PER PAXLOVID SERVE PIANO TERAPEUTICO MA…”
Critica sulla gestione dei farmaci antivirali e sulle strategie sanitarie anche l’immunologa Antonella Viola, sempre sulle colonne de La Stampa. “Davvero pensiamo che a distanza di due anni e mezzo dall’inizio della pandemia il virus si possa combattere ancora con le restrizioni?“, scrive nel suo editoriale. Quindi, accusa l’Italia di “incapacità di utilizzare al meglio gli strumenti che la scienza ha creato per proteggerci“. Infatti, sulla campagna vaccinale attacca: “Da oltre un mese ripeto che la quarta dose andava autorizzata per tutti i cittadini over 60“. Cita anche il direttore dell’Aifa, Nicola Magrini, e l’immunologo Sergio Abrignani, autorevoli esperti che hanno espresso le stesse posizioni. “Tuttavia un mese è trascorso invano e oggi ci troviamo a dover affrontare un’ondata pericolosissima perché ci sono troppe persone fragili a rischio di malattia severa“. Quindi, l’attacco all’esecutivo e alle istituzioni sanitarie: “In questo momento, la scelta del governo e dell’Istituto Superiore di Sanità di non permettere loro l’accesso alla quarta dose è inspiegabile e sarà responsabile dell’aumento di ricoveri e decessi“.
Riguardi gli antivirali, nello specifico Paxlovid, Antonella Viola ritiene “ingiustificabile l’aver reso praticamente impossibile l’uso dell’antivirale Paxlovid“, visto che riduce il rischio di ricoveri dell’80%. Purtroppo serve il piano terapeutico per la prescrizione dell’antivirale, ma “prevede che il medico abbia a disposizione una serie di esami del sangue che sono incompatibili con la tempistica di somministrazione del farmaco che, ricordiamo, è efficace se somministrato entro i primi 5 giorni dal contagio. Quindi, o si chiede al medico di dichiarare il falso oppure non si conosce come opera la medicina nel nostro territorio“.