Beppe Bergomi e l’impresa ai mondiali con l’Italia nel 1982
C’è anche Giuseppe Bergomi tra i protagonisti de Il Viaggio degli Eroi, il film documentario dedicato al mondiale di calcio 1982 vinto dall’Italia, nella notte magica del Bernabeu contro la Germania Ovest. A ricostruire quell’annata ritroviamo appunto uno dei suoi protagonisti, il mitico ‘zio’ Bergomi. Il gigante azzurro, campione del mondo Spagna ’82, è pronto rivelare i segreti di quella indimenticabile impresa.
Un’impresa voluta, conquistata e gustata con il sudore della fatica. Quella fatica che a Beppe Bergomi non ha mai fatto paura. Proprio lui che, a soli sedici anni, rimase orfano di padre mentre era in ritiro a Lipsia con la nazionale under azzurra. Già in quel periodo il difensore conquistò l’appellativo di Zio, per via del suo aspetto maturo.
Beppe Bergomi, l’eterna carriera dello ‘zio’
Forse non tutti sanno che dopo aver terminato la sua lunghissima carriera con la maglia dell’Inter, nel 1999 è diventato opinionista e commentatore tecnico, al fianco del famoso telecronista Fabio Caressa, prima sui canali di TELE+ e poi su Sky Sport. Sempre con Fabio Caressa, ha accettato di realizzare a telecronaca di diverse edizioni del famoso videogioco FIFA. Ma Beppe Bergomi ha rappresentato e continua a rappresentare soprattutto un simbolo indelebile della sua Inter, l’unica squadra con cui ha giocato.
Per lui ben 519 presenze nell’arco di vent’anni. Lo Zio, gigante dell’Inter e campione del mondo Spagna ’82, resta un’icona indelebile della storia nerazzurra e più in generale del calcio italiano. Oggi il pallone è sempre al centro dei suoi pensieri, ma tra una partita e l’altra non può mancare spazio per il suo amato padel.