Billy Costacurta, ex giocatore del Milan e attualmente telecronista e opinionista, ha parlato sulle pagine del Corriere della Sera della stagione rossonera, culminata con la vittoria dello scudetto: «La squadra che ha vinto a maggio non è la stessa che ha iniziato il torneo. A livello collettivo e individuale, per esperienza e consapevolezza, il Milan ha avuto una crescita esponenziale». Per la bandiera rossonera, il bis non è da escludere: «Dopo lo scudetto è una squadra più forte, con maggiori certezze. Si può considerare in questo momento inferiore a Inter e Juve? Secondo me no, per ciò che ha dimostrato sul campo può concedere il bis».
Una nuova stagione, però, è alle porte e come ogni anno si riparte da zero. Chi sarà la favorita secondo Costacurta? Partirà avanti l’Inter, la Juve o proprio il Milan? «L’anno scorso regnava un maggior equilibrio fra le varie pretendenti, considerando soprattutto le cessioni di Lukaku e Hakimi. In corsa c’erano anche Napoli e Atalanta. Ora prima di affidare etichette da favorita aspetterei a vedere come evolve il mercato considerando che in queste ore a Torino arrivano Di Maria e Pogba. Al momento l’Inter è quella che si è rinforzata meglio. Romelu è la stella ma poi sono arrivati due grandi come Mkhitaryan e Asllani».
Il mercato
Al Corriere della Sera, Costacurta ha parlato anche del mercato. Tra i nodi ancora da sciogliere c’è quello legato al futuro di Paulo Dybala che dopo l’addio alla Juve è ancora in cerca di sistemazione: «Se sono stupito che sia a spasso? Abbastanza ma del resto mi pare che, fra tutte le pretendenti, l’Inter sia quella a cui meno serve: in Europa non si può permettere una formazione con Lukaku, Lautaro e Dybala insieme. Al Milan e al Napoli sarebbe più utile: se fosse continuo sarebbe decisivo».
Il Milan, invece, ha messo gli occhi su De Katelaere, giovane centrocampista del Bruges che piace in casa rossonera: per Costacurta, sarebbe pronto al grande salto. L’ex ha dichiarato: «Assolutamente sì. È giovane ma già esperto. Ha giocato in Champions, ha qualità. Sarebbe perfetto, aiuterebbe anche i compagni a crescere». Infine, un commento su Paolo Maldini, che ha rinnovato con il Milan: «Non sono mai stato preoccupato, ero certo rimanesse. Ricordiamoci che il ritardo è stato principalmente causato dalla vendita societaria. Forse le sue pretese sono risultate eccessive per un fondo anglosassone, non so, ma nessuno può essere così scemo da volerlo mandare via».